Roberta Cammisa e la determinazione di chi crede nelle sue scelte

08 10 roberta cammisaNOCI (Bari) – Talvolta può accadere di perdersi in pensieri come “chissà cose sarebbe accaduto se…”, o “se questa non fosse la strada giusta?”. Ritrovarsi a fare i conti con dubbi come questi può portare a sottovalutare i propri sogni. Il miglior modo per evitare di incorrere in tale situazione, è essere sempre sicuri delle scelte che si compiono, porsi obiettivi con coraggio e passione. Roberta Cammisa è l’esempio di tutto questo, l’esempio di chi ha sempre guardato avanti, di chi crede che il destino abbia un ruolo rilevante nella vita di tutti i giorni. Ed è proprio la sua determinazione ad averla condotta a Milano, dove oggi vive e lavora e dove ogni giorno costruisce il suo futuro senza dubbi o esitazioni.


Attualmente nello specifico quale ruolo professionale ricopri?

YOOX Group PR Europe: gestione della comunicazione online e offline nel mercato europeo per i tre online store del gruppo (yoox.com, thecorner.com e shoescribe.com). In particolare curo il rapporto con la stampa EMEA (Europe, Middle East e South Africa) per tutto quello che riguarda: annuncio nuovo progetto/collaborazione, lancio nuove collezioni/brand, organizzazione eventi dedicati esclusivamente alla stampa.
Il mio valore aggiunto sta nel creare rapporti con giornalisti di testate di moda (Vogue UK, Elle Francia, Harper's Bazaar Olanda, Marie Claire Belgio per citarne alcuni) e assicurarmi la copertura dei lanci di prodotto/progetto relativi ai 3 online store di cui sopra (lancio di una capsule collection esclusiva di Moschino per thecorner.com) sulle testate di maggior rilievo nel mercato.

Hai deciso di lasciare il paese già al momento della scelta della facoltà da frequentare. Cosa ti ha spinto a restare a Milano, una volta terminati gli studi?

Dopo i primi 5 anni di studio a Milano, se c'era una cosa che avevo appurato era che non sarei tornata a Noci di lì a breve e che se fossi rimasta in Italia non mi sarei spostata da Milano.
Perché sapevo che Milano aveva ancora tanto da offrirmi e che io avevo ancora tanto da dare a questa città, che mi stava regalando tanto. Sono arrivata qui che avevo 18 anni e sento di dovere tanto a Milano per la mia crescita personale, interpersonale, culturale e sociale. È una delle poche, se non l'unica metropoli italiana che possa reggere il confronto con le cugine europee.

Volgendo lo sguardo a quello che è stato il tuo percorso sino ad oggi, quale consideri la scelta più giusta e quale la più sbagliate tra quelle sino ad ora fatte?

Non c'è stata la scelta più giusta né una più sbagliata: purtroppo per me sono una persona che crede molto al caso, alla fatalità, al destino. Chiamiamolo come vogliamo ma credo che esista qualcosa, una forza super partes, che ci spinge a fare determinate scelte in determinati momenti o che semplicemente fa accadere cose in momenti precisi della vita delle persone così da determinarne le scelte. Penso fosse destino che venissi a Milano e ci restassi per un po', penso fosse già scritto ancor prima che io realizzassi di volerlo. Questa è stata di sicuro una scelta nella mia vita, che in un modo o nell'altro l'ha determinata per sempre. Speriamo sia stata anche quella giusta!

Attualmente ti occupi di Comunicazione e Pubbliche Relazioni per il mercato europeo. Pensi che avresti potuto ricoprire lo stesso ruolo e raggiungere gli stessi risultati se in questi anni avessi deciso di proseguire il tuo percorso nel nostro territorio?

Come sarebbe andata a finire se... fossi rimasta a Noci? Diversamente, ovvio. Ovvio altrettanto che non starei facendo quello che faccio ora, non avrei incontrato le persone e personalità che questo percorso mi ha fatto incrociare, non sarei quella che sono. Ma non escludo che sarei stata altrettanto felice, o forse no. Avrei forse raggiunto un altro genere di risultati. Il confronto non regge!

Quali i tuoi progetti per il futuro?

Estero, prima dello spegnimento della 30esima candelina!

Nocesi nel mondo

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