Aurelia Matarrese, la forza di chi davanti a un bivio ha scelto di non rinunciare

11 09 aurelia matarreseNOCI (Bari) – Amore e carriera. A chiunque può capitare di ritrovarsi davanti a un bivio che comporta una scelta che inevitabilmente cambierà il proprio futuro. Aurelia Matarrese, da tutti conosciuta come Elia, ha fatto la sua scelta: la famiglia. Tuttavia, la sua determinazione, il suo impegno e soprattutto la sua passione le hanno permesso di raggiungere traguardi importanti sotto il profilo professionale, dimostrando a se stessa e a chiunque segui il suo esempio che non sempre due strade apparentemente opposte portano a delle rinunce e che è solo nostro compito quello di trovare il giusto e solido equilibrio.

Il tuo percorso professionale e formativo è stato lineare o ci sono state situazioni che ti hanno portata a cambiare direzione?

Ritengo che le situazioni lineari siano le più sicure ma le meno creative. Avevo un ottimo lavoro ma ero insoddisfatta e desideravo comunque provare un esperienza fuori dai confini regionali.
Nel 1994 partecipo a una selezione per un Master organizzato dalla Camera di Commercio di Bologna, i candidati sono circa mille laureati provenienti da tutta Italia e con grande soddisfazione e sorpresa, dopo vari test e colloqui di selezione, vengo ammessa al Master insieme ad altri 14 partecipanti. Mi trasferisco a Bologna e per un anno ricevo una approfondita preparazione per diventare un Manager della Grande Distribuzione Commerciale. In luglio il corso prevede anche il trasferimento nella mitica Stirling University (Scozia) per approfondire il tema della Logistica e conosco da vicino la bellissima realtà dei college universari inglesi! Finisco il corso e mi si pone davanti il bivio: la carriera nello sviluppo di nuovi centri commerciali con lunghe trasferte in varie città d'Italia oppure mettere su famiglia. E scelgo la seconda.

Davanti al bivio carriera-famiglia hai scelto la seconda strada. Cosa ti ha guidata in questa scelta?

L’amore. Nel dicembre 1994 sposo Giuseppe Putignano, nel '95 nasce Greta Edda e nel '97 Sara Maria Lea.

L’aver scelto questa strada ha comportato inizialmente delle rinunce?

No, per fortuna comincio a lavorare nella impresa di famiglia di mio marito - la Gianvito Putignano Costruzioni Spa - come responsabile Marketing e mi occupo della progettazione e della certificazione del loro Sistema Qualità Aziendale ISO 9000. Ma l'attività dell'azienda è sempre più proiettata al Nord con grandi cantieri aperti su Milano. E così nell'agosto del 2000 mio marito (ad dell'azienda) mi propone di trasferirci a Milano ed io senza pensarci troppo rispondo di sì. Comincia un nuovo capitolo della nostra vita. Greta ha 5 anni, Sara 3 e i miei genitori stentano a credere che ci trasferiamo e che portiamo via le loro amate nipotine. Invece partiamo e dopo 15 anni siamo ancora a Milano.

Da ormai 10 anni gestisci un'importante società qui a Milano. Di cosa ti occupi nello specifico?

Circa 10 anni fa ho creato la Andersen Real Estate (www.andersenrealestate.it), società di intermediazione immobiliare che vanta ormai una consolidata esperienza nella compravendita di immobili di pregio nelle zone centrali di Milano. Attività dove sono confluite le mie conoscenze di marketing e la mia esperienza nel settore edile.
Il lavoro è frenetico, i ritmi sono veloci, ma le soddisfazioni professionali non mancano. Il nostro database vanta oggi oltre 5.000 clienti tra cui famosi professionisti, industriali, calciatori e vip. Ovviamente non sono mancati in questi anni clienti "nocesi" ovvero professionisti e studenti di Noci che si sono rivolti alla Andersen per cercare casa a Milano.

Mamma, moglie e indubbiamente donna in carriera. Si potrebbe dire che le scelte che hai fatto sino ad oggi si sono rilevate le più giuste per il tuo futuro?

Assolutamente sì! Ho creato una bella famiglia ed una bella realtà aziendale che spero almeno una delle mie figlie raccolga.

Milano e Noci: due realtà completamente opposte, ma alle quali, anche se in modo diverso, sei molto legata. Dove vedi il tuo futuro e quello della tua famiglia?

A chi mi chiede se a Milano si vive bene rispondo che sicuramente è una città che offre chance ed opportunità uniche, ma non è la città dove vorrei invecchiare.
Le mie figlie seguiranno ovviamente la loro strada ma con il passare degli anni io e mio marito avvertiamo sempre più forte il richiamo delle radici pugliesi, complice una casa in collina vista mare e ulivi che possediamo da qualche anno e che d'estate diventa il tranquillo ritrovo di familiari ed amici.
E sicuramente avrei modo di continuare a lavorare nel settore immobiliare anche in Puglia dove vedo grossi spazi di sviluppo turistico. E poi diciamolo: la Puglia è bella ed è diventata anche trendy!

 

Nocesi nel mondo

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