Gianpiero Gentile, dal 2002 in giro per l'Italia

02-14-Gianpiero GentileNOCI (Bari) – Lasciare Noci, famiglia e amici non sempre comporta ricominciare in un nuovo posto. Può anche accadere che si decida di girare il mondo, di visitare continuamente posti nuovi, senza però rinunciare alla propria stabilità affettiva e al lavoro, soprattutto quando è proprio quest'ultimo a darti una tale occasione. Lavoro e passione sono sinonimi per Gianpiero Gentile, che dal 2002 lavora nei villaggi turistici di tutto il Paese, portando con sé la sua famiglia e tenendo uniti l'amore per le sue origini e quello per il suo lavoro.

Sei lontano da Noci precisamente dal 2002. Cosa ti ha spinto ad allontanarti per la prima volta?

Tutto è nato per caso. Ho frequentato l'Istituto professionale per Tecnico dei Servizi Turistici e durante il quarto anno abbiamo svolto uno stage formativo nel settore animazione all'interno delle strutture ricettive. Al termine dell'anno scolastico il "professore stagista" ha proposto a tutta la classe di partire per 3 mesi in un villaggio. Abbiamo accettato la proposta in tre: io sono partito il 24 Giugno 2002 nel villaggio Bahja di Paola in Calabria.

Hai da sempre lavorato nel settore del turismo, fino a diventare oggi capo villaggio e direttore. Da dove nasce questa tua passione?

Effettivamente io la considero proprio una passione ed è nata dopo la mia prima stagione, nel 2002.
Ho sempre lavorato dall'età di 14 anni, dividendomi tra molteplici attività: barista, aiuto pizzaiolo, cameriere, magazziniere, commerciante ambulante sia con mio padre che con un amico. Ma quella esperienza mi ha in un certo senso "stregato". Tuttavia posso assicurarti che non è tutto rose e fiori come molti pensano. Occorre osservare il lavoro dell'animatore a 360 gradi, considerando anche tutto quello che facciamo e che agli occhi della gente ospite del villaggio non appare: dai lavori di muratura a quelli di pulizia della camera e degli spazi dedicati all'animazione, lavori elettrici, lavorazione del legno per le scenografie. Certamente questo lavoro ti insegna a fare qualsiasi cosa. Non mancano i lati meno piacevoli di tale esperienza: devi essere sempre sorridente con gli ospiti, anche quando non è una bella giornata, per non parlare di quando nelle calde giornate estive ti ritrovi in una bella località marina senza potertela godere pienamente sia per l'eccessiva stanchezza sia per il poco tempo a disposizione. Insomma, lavorare dalle 9 del mattino alle 3 di notte con una sola ora di pausa pomeridiana e chiaramente stare lontani da famiglia e amici all'inizio può essere davvero traumatico e spingerti a cambiare lavoro se non lo fai con passione.
A me, invece, quella stagione ha cambiato la vita, forse perchè il Capo Animatore e i miei colleghi erano eccezionali e ricordo come fosse ieri con quanta passione facevano questo lavoro e come mi hanno preso per mano e insegnato tutto, e poi ero il più piccolo dello staff, mi volevano bene!
Con il tempo e l'esperienza impari a conoscere anche gli altri settori del villaggio e scopri che sono tutti concatenati e che tutti portano alla parola turismo . Insomma restare in questo mondo non mi dispiacerebbe.

Sei sempre in giro per l'Italia e dici di non avere una dimora fissa. Questo però non ti ha impedito di costruirti una famiglia. In che modo sei riuscito a conciliare le due cose, apparentemente in contrasto tra loro?

È vero sono aspetti in contrasto tra loro e i sacrifici da fare sono tanti, ma grazie all'aiuto di mia moglie che faceva il mio stesso lavoro e che mi è sempre vicina, alla piccola Sofia (la nostra bambina) che è un angelo, e al supporto delle nostre famiglie tutto diventa più facile. Mi ritengo molto fortunato (visto il momento di crisi che l'Italia sta passando) perché ho la possibilità di lavorare per una passione.
Sinceramente al momento non so come faremo quando Sofia dovrà iniziare la scuola...ci penseremo. Per il momento viviamo con molta serenità.

Considerati i tuoi ritmi, indubbiamente frenetici, e il tuo stile di vita così movimentato, quale rapporto intrattieni oggi con il tuo paese d'origine?

Veniamo sempre a Noci con la famiglia e i rapporti sono rimasti intatti sia con i parenti che con le amicizie. Ogni volta che veniamo ne approfittiamo per salutare tutti e stare in compagnia. Anche quando sono lontano mi tengo informato tramite Noci24, è un ottimo mezzo per sentirmi vicino a Noci.

Se potessi circoscrivere la tua persona ad una città, a quale senti di poterti definire più vicino da un punto di vista psicologico o emotivo?

Non saprei rispondere a questa domanda perchè negli anni mi sono abituato a talmente tanti stili di vita che mi risulta difficile individuarne uno. Attualmente sono al Sestriere in montagna e credo che qui sarebbe l'ultimo posto dove vivrei, troppo freddo. Comunque a me piace molto Siena, dove vive mio cugino, e ogni volta che ci vado resto affascinato da come una città possa essere così tranquilla.

Il tuo lavoro ti consentirebbe di poterti riavvicinare definitivamente a Noci o quella di essere continuamente in giro per l'Italia è stata e continua ad essere una scelta volontaria?

È stata sicuramente una scelta volontaria, e tornare a Noci non mi dispiacerebbe, ma credo che dovrei abbandonare il mio lavoro...anzi la mia passione. Sarà dura.

 

Nocesi nel mondo

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