Maurizio Putignano, una scelta casuale e un sogno realizzato

04-27-maurizio putignanoNOCI (Bari) - La decisione di trasferirsi in una nuova città, lontano dai propri cari e dal proprio paese, spesso è il frutto di una scelta del tutto casuale. Questo è quanto accaduto a Maurizio Putignano (in foto) che, ormai da 14 anni, vive e lavora a Treviso. La caparbietà e la determinazione con le quali ha cercato la sua strada gli hanno consentito di raggiungere la stabilità auspicata e, seppure lontano dai suoi affetti, oggi può ritenersi soddisfatto di quella piccola "sosta" fatta 14 anni fa prima di tornare a casa.

 

Hai vissuto a Noci fino all'età di 25 anni per poi trasferirti a Treviso. Come mai hai preso questa decisione e hai fatto ricadere la scelta proprio su Treviso?

In realtà la scelta è stata del tutto casuale, come anche l'idea di trasferirmi. In quel periodo ero in cerca di lavoro come cameriere per la stagione estiva a Milano Marittima. Considerata però la scarsa offerta, decisi di trascorrere, prima di tornare a casa, qualche giorno a Treviso da mia sorella, che si era trasferita in questa città già prima di me. È stata lei che mi ha subito spinto a cercare lavoro qui a Treviso: in una sola settimana, avevo già trovato lavoro in una serigrafia e un appartamento. E ora sono passati 14 anni.

Nella tua presentazione hai dichiarato di aver già vissuto lontano da Noci prima del trasferimento a Treviso per lavorare a Rimini durante la stagione estiva. Ritieni che questa esperienza, seppure breve, abbia incentivato la tua volontà di lasciare il tuo paese?

Personalmente non definirei brevi questi periodi vissuti lontano da Noci. Ho lavorato nelle strutture alberghiere della costa romagnola per 3 anni consecutivi e sempre per periodi superiori ai 5 mesi. Queste esperienze mi hanno sicuramente aperto la mente e mi hanno permesso di abituarmi all'idea di una nuova vita lontano da casa.

A Noci e a Rimini hai lavorato nel settore della ristorazione, mentre a Treviso hai lavorato per diversi anni come grafico, prima in uno studio e poi come freelance. Cosa ha motivato questo cambio di prospettiva professionale?

In realtà le mie esperienze nel settore della ristorazione possono essere paragonate a quelle di tanti altri ragazzi volenterosi e desiderosi di avere una piccola indipendenza economica. Il mio desiderio più grande è stato da sempre quello di lavorare nel settore della grafica: già a Noci e a Bari, infatti, ho avuto modo di fare pratica in questo settore, seppur per brevi periodi. A Treviso c'era una più ampia richiesta di grafici, per cui ho volontariamente eliminato dal mio curriculum le esperienze nel settore alberghiero, per poter puntare solo al lavoro di grafico. E la scelta è risultata vincente.

Attualmente potresti affermare di aver trovato la tua stabilità professionale a Treviso o non escludi, al contrario, un possibile ritorno a Noci?

La mia vita e il mio futuro sono sicuramente a Treviso, perché qui ho trovato il mio sbocco professionale e una stabilità affettiva. Certo, la vita in questi anni mi ha riservato tante sorprese e tanti cambi di prospettiva. Per questa ragione non escludo mai a priori un rimpasto della mia vita. Tornare a Noci o trasferirmi in qualche altra parte del mondo sono possibilità concrete, come quella di restare qui.

Hai dichiarato di esserti trasferito anche per i pochi stimoli che Noci era in grado di offrirti. Cosa ti avrebbe spinto in quel momento a prendere la decisione di restare, anziché quella di trasferirti a Treviso?

Non posso rispondere a questa domanda! I "se" e i "ma" non fanno per me!

Quale rapporto hai mantenuto con il tuo paese d'origine in questi anni?

Ovviamente ottimo. Sento spesso i miei genitori e tutti i miei più cari amici che sono rimasti a Noci. Il paese è anche il mio punto d'incontro con i tanti amici che, come me, si sono trasferiti in altre città italiane o all'estero: almeno una volta l'anno cerchiamo sempre di ritagliarci un'occasione per ritrovarci tutti insieme nel nostro paese d'origine. Passo molto volentieri a Noci alcune festività e anche le vacanze estive. Del resto il nostro cibo e il nostro mare (seppur lontano) sono ineguagliabili.
Amo spesso cucinare piatti tipici pugliesi per i miei amici veneti, che apprezzano sempre tanto i sapori della nostra meravigliosa terra.

 

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