Marinella Laera, 21 anni ricchi di coraggio, sogni e determinazione

05-31-marinella laeraNOCI (Bari) – Marinella Laera, una storia la sua che ha bisogno di poche parole per essere raccontata. È sufficiente la parola determinazione per parlare di una ragazza che a soli 19 anni ha avuto subito ben chiaro quello che avrebbe voluto per se stessa: conoscere il mondo, viaggiare, conquistare la propria indipendenza e tutto questo senza dimenticare la parola "responsabilità".

Tutte le esperienze vissute sino ad oggi le hanno permesso di ottenere quello in cui ha sempre creduto, maturando in fretta ma non rinunciando alla sua spontaneità e alla spensieratezza tipica dell'età.

A soli 19 anni hai lasciato la casa dei tuoi genitori per andare a vivere da sola. Cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?

Ho sempre avuto uno splendido rapporto con i miei genitori e loro mi hanno sempre appoggiata e sostenuta in ogni mia scelta, un po' per fiducia e forse un po' anche per disperazione, dal momento che ho sempre fatto di testa mia in ogni caso. E quindi un bel giorno ho deciso di lasciare la scuola, iniziare a lavorare quasi tutti i giorni e prendere una piccola casa in affitto con il mio cane. Dopo sei mesi, sono riuscita a mettere da parte un po' di risparmi che mi hanno permesso di dare una svolta: ho lasciato il mio cane ai miei genitori e sono partita per Amsterdam!

Dopo sei mesi dalla scelta di andare a vivere da sola, decidi di lasciare il paese e di trasferiti ad Amsterdam. Al momento in cui hai preso questa decisione, lo hai fatto sicura di una proposta di lavoro ricevuta o, al contrario, è stato un viaggio dettato da altre motivazioni, come dalla volontà di "cambiare aria"?

Di certo dopo un po' di tempo Noci corre il rischio di diventare noiosa.
Ho scelto di trasferirmi ad Amsterdam perché la considero una città moderna, giovane, multietnica e anche gli olandesi sono avanti anni luce. Inoltre, non è una città così grande come può esserlo Londra, ma è più pittoresca, il clima è più freddo che in Puglia, ma ci si abitua...e poi le patate sono buonissime. Quando mi sono trasferita non conoscevo nessuno, non parlavo inglese, ero molto più ingenua, ma convinta che Amsterdam un giorno sarebbe diventata la mia città.

Ora, a 21 anni, lavori in un coffee shop e vivi con due italiani e due spagnoli. Nonostante la tua giovane età, pensi che quella attuale possa rappresentare una posizione soddisfacente o, invece, non escludi eventuali cambiamenti nel tuo futuro?

Sogno la Nuova Zelanda! Sono estremamente fiera di quello che ho fatto fino ad ora e i traguardi che ho raggiunto, Amsterdam è il mio trampolino di lancio verso il mondo.

Avverti mai l'esigenza di tornare a vivere nel tuo paese d'origine e più quindi vicina ai tuoi cari e ai tuoi amici?

Sinceramente no. I mie genitori mi mancano da morire. La cosa che però mi rassicura sono le parole di mio padre: spesso, infatti, mi dice sarebbe disposto a trasferirsi qui e che stare in pensione lo annoia.

È indubbio il coraggio da te dimostrato nel compiere passi importanti ad una così giovane età. Questo ti ha portato ad acquisire più in fretta maggiori responsabilità oltre a comportare eventuali rinunce?

Non penso che la mia scelta abbia comportato delle rinunce, non sento di essermi persa qualcosa. Piuttosto, al contrario, l'orgoglio per le scelte che ho fatto sino ad oggi mi porta a pensare che più che rinunciare a qualcosa, mi sono presa e guadagnata quello che volevo. Resta indubbio che tutto il percorso di vita fatto fino a questo momento mi ha permesso di maturare molto più in fretta.

Se potessi tornare indietro, rifaresti tutto così come hai fatto e seguiresti la stessa strada intrapresa o cambieresti qualcosa?

Assolutamente non cambierei niente: nessun posto, nessuna persona, nessuna scelta....niente!

Se potessi dare un consiglio ai giovani della tua età che avvertono l'esigenza di seguire la propria strada senza trovare la giusta forza per farlo, quale sarebbe?

Sono sufficienti davvero poche parole. Forza! "Datevi una mossa", viaggiate e arricchite il vostro bagaglio culturale. VOLERE È POTERE!

 

Nocesi nel mondo

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