Giuseppe Mariani, soddisfatto dei risultati raggiunti e in cerca di nuove evoluzioni

10-27-giuseppe marianiNOCI (Bari) – Giuseppe Mariani attualmente vive a Roma e lavora in Svizzera. Il suo è stato un percorso fatto di esperienze importanti, cambiamenti, continua ricerca e difficoltà da affrontare non di poco peso. Una strada in salita, affrontata con la determinazione di chi ha sempre avuto la consapevolezza che "le difficoltà devono esserci perché aiutano a crescere". Oggi, soddisfatto dei risultati raggiunti, Giuseppe non smette di cercare, di andare avanti guardando ad obiettivi sempre più alti con la stessa determinazione che ha guidato tutte le scelte fatte sino ad oggi.

 

Prima di raggiungere la tua attuale posizione professionale, hai svolto la cosiddetta "gavetta", ricoprendo diverse mansioni. Quali sono state le tappe che consideri più incisive per la tua affermazione professionale?

Diciamo che la gavetta è iniziata ancor prima dell'università, lavorando come cameriere presso un ristorante del nostro paese e in questo momento, dovendo tirare le somme delle esperienze fatte, penso che ognuna di queste abbia contribuito, in modalità differenti, ma con stessi peso e misura, a costruire il mio percorso professionale.

Quali le più grandi difficoltà che hai riscontrato e, se ci sono state, le scelte che non rifaresti?

Bella domanda...credo di aver incontrato le stesse difficoltà che ciascun ragazzo o ragazza incontra sulla propria strada nel momento in cui decide di mettersi in gioco; certo non tutti hanno lo stesso punto di partenza e questo incide molto sulle scelte personali, ma credo che lo spirito che animi tutti sia il desiderio di "combinare qualcosa di buono e di farcela"! In ogni caso, abbandonando qualsiasi tentativo di stucchevole retorica, ritengo seriamente che le difficoltà debbano esserci, almeno all'inizio, perché aiutano a crescere. Rifarei assolutamente tutto, non rinnego nulla, anche se è stato tutto in salita. Sicuramente la famiglia ha avuto un ruolo importante nelle scelte fatte: non mi ha mai ostacolato, ma sempre sostenuto e incitato ad andare avanti. Ciò ha costituito uno stimolo molto importante per tutto il mio percorso.

È davvero così illusorio e, per certi aspetti persino impossibile, pensare di poter trovare la propria affermazione nel nostro paese, senza necessariamente "accontentarsi"?

No, è tutto soggettivo e dipende dal significato che ognuno di noi attribuisce al termine "accontentarsi". Per quanto mi riguarda, con il senno di poi, l'accezione era assolutamente negativa e non vedevo nessun tipo di prospettiva o perlomeno quelle che oggi ho trovato altrove. D'altronde, le vicende politico-economiche che hanno coinvolto Noci negli ultimi 5/7 anni (solo per non andare troppo indietro nel tempo) mi hanno dato ragione.

I diversi ruoli che hai ricoperto sono sempre stati coerenti con i tuoi studi e i tuoi interessi o, al contrario, hai dovuto anche accettare e seguire strade differenti?

Alcuni sono stati coerenti con i miei studi ed altri con i miei interessi, oggi i miei interessi e i miei studi si sono ritrovati, per cui sento di aver trovato la giusta collocazione professionale. Tuttavia è innegabile che accettare dei compromessi sia stato all'ordine del giorno, per poter poi maturare delle scelte che mi hanno portato alla mia posizione attuale.

Da Noci a Milano e da Milano in Svizzera, dove attualmente vivi e lavori. È qui che senti di aver fissato definitivamente le tue radici?

Precisazione, oggi io lavoro in Svizzera ma continuo a vivere a Roma, per cui sono fuori casa per buona parte della settimana (sempre in giro), alla faccia della flessibilità richiesta da qualcuno dei nostri insigni politici di qualche governo fa. In ogni caso non sento di aver trovato la collocazione definitiva, spero prima o poi di fermarmi anche per garantire una stabilità, in termini di location, soprattutto alla mia famiglia.

Raccontando il ruolo che oggi ricopri, ti ritieni soddisfatto o, invece, auguravi a te stesso qualcosa di ben diverso da quella che è la tua attuale vita?

Le opportunità che mi sono capitate (alcune allettanti ed altre no) mi hanno portato oggi in Svizzera, dove lavoro presso una società che si occupa di innovazione nell'ambito della gestione documentale (argomento alla ribalta e sotto gli occhi di chi si occupa di spending review sia nel pubblico sia nel privato). Io, nella fattispecie, sono il responsabile dell'area Legal&Consulting, per cui mi occupo di tutte quelle tematiche legate alla digitalizzazione dei processi aziendali, alla normativa sulla privacy ed all'impatto delle nuove tecnologie sull'impianto normativo e di compliance delle aziende clienti. Ad oggi sono sicuramente soddisfatto del percorso fatto e dei risultati raggiunti, anche se penso che questo non sia un punto di arrivo, non voglio neanche considerarlo un punto di partenza, diciamo che mi sento a metà strada, per cui sicuramente continuerò ad alzare l'asticella per trovare nuovi stimoli e favorire ulteriori evoluzioni.

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