I dannati di Glenn Cooper

temTEMPERAMENTE- Quanti fiumi (ma che dico fiumi, qui si parla di distese oceaniche) di inchiostro sono stati buttati per raccontare dell’aldilà? Sicuramente un valore incalcolabile.
Ci si è voluto cimentare anche l’archeologo convertitosi alla scrittura Glenn Cooper, già famoso per la trilogia de La biblioteca dei morti, anche quella molto interessante a mio avviso, e di altri romanzi sciolti davvero godibili.
La versione cooperiana dell’Ade è molto simile ad un mondo medievale dopo impera la legge del più forte -e pure del più malvagio.

Un gruppo di ricerca statunitense è pronto ad azionare per la prima volta il MAAC, il più grande acceleratore di particelle mai creato. L’aspettativa e le speranze riservate a questo progetto sono quanto mai stellari, tanto da affrettare i tempi a discapito della sicurezza.
Durante l’esperimento, difatti, qualcosa di impensabile e terribile accade: l’energia prodotta dalla macchina crea un passaggio dimensionale e la dottoressa Emily Loughty, a capo del progetto, scompare letteralmente nel nulla. Al suo posto un uomo che puzza di decomposizione fa la sua comparsa, nell’incredulità generale.

Gli scienziati non sanno cosa pensare. Sembra pura fantascienza il collegamento tra il nostro ed un altro mondo, eppure è quello che è accaduto proprio ora di fronte ai loro occhi.
John Camp, ex Berretto Verde ora a capo della sicurezza della struttura, nonché compagno di Emily, non ci pensa due volte, e si offre volontario per ripetere l’esperimento, nella speranza di raggiungere l’amata, ovunque ella sia, per riportarla a casa.
Quando vengono ricreate le stesse condizioni e lui viene proiettato in questo nuovo mondo, si ritrova all’inferno, nel vero senso della parola.

Lo chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all’atmosfera cupa che li circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti, sono stati condannati per l’eternità. Nessuno dei dannati sa come ci sia arrivato, né -soprattutto- nessuno di loro ha la minima idea di come si possa andarsene. Purtroppo sembra proprio non ci si possa redimere. Nessun Dio è presente per ascoltare suppliche e preghiere.
John ha solo un mese per ritrovare Emily e riportarla nel punto esatto in cui si riaprirà il portale, non c’è tempo da perdere. In caso contrario resteranno bloccati lì per sempre.

Nell’arco dei tre romanzi i nostri eroi incontrano i più grandi sanguinari della storia, ma pure parecchi delinquenti comuni, che in vita si sono macchiati di peccati capitali contro gli altri uomini e contro Dio.
La pena eterna sembra non aver estinto proprio per niente l’inesauribile sete di potere propria dell’uomo e John Camp dovrà guardarsi le spalle da più di un personaggio ambiguo…

La trilogia dei dannati è l’opera forse meno riuscita del prolifico Glenn Cooper, ma non per questo una brutta epopea. Forse una delle rimostranze che potrei muoverle è quella della ripetitività, magari tre libri sono troppi per una storia che avrebbe potuto benissimo essere raccontato in un paio di volumi. Ma, detto questo, non si può non dire che Cooper abbia trattato con intelligenza un progetto ambizioso e complesso; del resto dobbiamo ricordarci che di Sommo Poeta ce n’è stato solo uno, ed è vissuto nel nostro Bel Paese.

Saga dei dannati:
Dannati (Down – Pinhole) Casa editrice Nord, 2014
La porta delle tenebre (Down – Portal) Casa editrice Nord, 2015
L’invasione delle tenebre (Down – Floodgate) Casa editrice Nord, 2015

Altre recensioni su www.temperamento.it

Temperamente

© RIPRODUZIONE RISERVATA