Un karma pesante

temTEMPERAMENTE - "A volte pensi che per cominciare a vivere davvero devi prima capire chi sei, fare le scelte giuste, mettere tutto in ordine: ma alla fine la tua vita sarà il modo in cui hai vissuto. Il modo in cui stai vivendo adesso". Toccherebbe prendere queste parole, inciderle nel metallo, porre la tavoletta appena incisa accanto al letto e darle un’occhiata ogni giorno prima di andare a dormire. «Viviamo per vivere non per prepararci a vivere», diceva Boris Pasternak. E quanto aveva ragione! La Bignardi riprende questo concetto e lo fa suo.

La protagonista del suo romanzo, Eugenia, è una regista di successo di quarant’anni, si ritrova a ripercorrere le tappe fondamentali della sua vita. Veronese di nascita, ma veneziana per affetto (va a trovare gli zii), capisce di amare la lettura quando da tredicenne inizia a leggere Il demone meschino, di Fedor Sologub. In seguito si ritrova a frequentare cattive compagnie, soprattutto dopo essersi fidanzata con l’emblematica figura del Conte, lo spacciatore del quartiere.

Negli ultimi giorni di vita del padre, Eugenia comincia a lavorare nel mondo della pubblicità presso alcune agenzie di Milano grazie alla segnalazione di un’amica. Quasi per provocazione gira lo spot di una pomata contro le emorroidi e dopo aver ottenuto un enorme riscontro, comincia a riflettere sulle sue potenzialità registiche. Parte quindi alla volta di New York su suggerimento della ricca Rossana Kamuranis, moglie di un noto produttore conosciuta financo a Cannes.

Mentre il lavoro va a gonfie vele, la vita sentimentale di Eugenia non è altrettanto rosea. Dopo numerosi incontri e relazioni senza costrutto, sposa Pietro, a cui regalerà due figlie, Rosa e Lucia. Ma l’amore imperfetto verso suo marito e il senso d’inadeguatezza nel ruolo di madre la perseguitano. Eugenia è, quindi, un personaggio che soffre di mal di vivere. Una sofferenza che un po’ ce lo rende antipatico questo personaggio, perché dà fastidio quando si sente lamentarsi qualcuno che è stato fortunato, qualcuno che si è costruito un solido presente.
Le altre persone del romanzo sono solo di contorno, il protagonista assoluto è Eugenia, sembra quasi l’unico vero character.

La storia non ha veri e propri colpi di scena, sono solo episodi e ricordi che ripercorrono la sua vita; ciononostante il lettore è coinvolto in modo assoluto nel prosieguo della storia, aiutato anche dalla brevità del libro e dallo stile davvero scorrevole, tipico di questa autrice.
Eugenia è tutti noi: la corsa spasmodica verso qualcosa di grande che però ignoriamo, lo stress e le ansie che ne conseguono, ci fa perdere le piccole cose, quelle che realmente ci portano alla felicità. Per questo, vi consiglio questa lettura: la storia normale, ma non per questo necessariamente banale, il linguaggio semplice, accessibile a tutti, la rendono una piacevole sorpresa.

Daria Bignardi, Un karma pesante, Mondadori, € 13

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