Gli elefanti hanno buona memoria

temperamenteTemperamente - Sembra che gli elefanti godano di ottima memoria. Riescono, infatti, a ricordare un torto subito per molti anni. Per questo motivo Ariadne Oliver, celebre scrittrice di gialli, decide di andare a caccia di elefanti, incuriosendo l'investigatore belga Hercule Poirot.

La signora Oliver non ama ricevere complimenti per i suoi libri, la mettono in imbarazzo, ma forse è sempre meglio di ricevere una particolare richiesta da parte dell'odiosa signora Burton-Cox: È stata sua madre a uccidere suo padre, oppure il padre a uccidere la madre? Si riferisce ai genitori di Celia, futura sposa di suo figlio. Il caso Ravenscroft è stato risolto e archiviato 12 anni fa dalla polizia britannica come duplice suicidio. Ma come è andata realmente? Perché la signora Burton-Cox è tanto interessata al caso? Come mai la signora Ravenscroft possedeva quattro parrucche (troppe per Poirot) e il cane cosa aveva scoperto? Ariadne non potrà scovare la verità da sola, così chiede aiuto all'amico Poirot. Occorre tornare indietro nel tempo, con la speranza di trovare persone dotate di una memoria da elefante, cioè con la capacità di ricordare gli avvenimenti che hanno preceduto la tragedia anche a distanza di anni. Non bisogna trascurare i confusi pettegolezzi, dietro di essi si celano sempre lembi di verità.

L'intreccio di questo romanzo è appassionante, grazie anche a una forte caratterizzazione dei suoi personaggi. Inoltre, come è tipico dei libri di Agatha Christie, è difficile poter prevedere il finale, ancora una volta sorprendente, geniale. Lo svolgimento delle indagini, infatti, lascia credere al lettore di avere davanti a sé mille soluzioni, gli permette di fare congetture, di fantasticare. Sul finale quasi si crede di aver raggiunto la verità, ma non è così: la scrittrice mostra solo quello su cui vuole che si rifletta, tenendo per sé qualche particolare importante.

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