Non esiste saggezza

temperamenteTemperamente - Non c’è un solo racconto di questo libro che non mi abbia lasciato qualcosa di indelebile. Ritengo che questo sia già un buon motivo per considerarla una silloge da leggere. In realtà ci sono tante altre ragioni che mi spingono a consigliare la lettura di Non esiste saggezza. Una di queste è la leggerezza e la precisione dello stile di Carofiglio: le sue parole permettono alle sue storie di esistere e di insinuarsi nelle vite dei lettori.

Come in La doppia vita di Natalia Blum, racconto che chiude la raccolta, ciò che leggiamo in queste pagine diventa incredibilmente reale e si diventa  pazzi, oserei dire, perché quasi non si riesce a distinguere la letteratura dalla vita, riconoscendo persino i personaggi nei volti della gente, anche interagendovi. Per certi versi, alcuni racconti sono meta-letterari, nel senso che narrano caratteristiche e aspetti del mondo editoriale. Ad esempio, protagonista del racconto succitato è un editor, che ogni giorno deve affrontare manoscritti illeggibili e aspiranti scrittori che colgono qualsiasi occasione per presentarsi e rifilargli “il capolavoro dell’anno” (a detta loro), tanto da provare meraviglia nel leggere finalmente un romanzo che vale la pena di pubblicare. Si apre una vera e propria “caccia” all’autrice. O ancora, ne Il paradosso del poliziotto un giovane scrittore fa delle domande a un poliziotto per capire meglio la tecnica dell’interrogatorio, raccogliendo informazioni utili per un libro che sta scrivendo. Molto presenti le figure femminili: Valeria, incontrata in aeroporto alle prese con un libro di una poetessa russa; Giulia, una bambina violentata e assassinata; Monna Lisa, vittima della disattenzione e dell’ingiustizia del potere.  Si tratta di vite incrociate per poche pagine, delle quali Carofiglio riesce a cogliere le le “delicate sfumature psicologiche” (Corrado Augias), rivelando una grande capacità di raccontare e di catturare l’attenzione del lettore.

Temperamente

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