Sotto questo sole tremendo

temperamenteTemperamente - La nuova scrittura argentina ha trovato un altro cantore: è Carlos Busqued, quarantatreenne del Chaco, che con il suo romanzo d'esordio ha vinto nel 2008 il prestigioso premio Herralde. Conferito ogni anno dalla casa editrice Anagrama ad un romanzo inedito in lingua spagnola, questo riconoscimento si traduce nella pubblicazione del romanzo. È quanto avvenuto, appunto, a Sotto questo sole tremendo, tradotto già in diverse lingue e pubblicato in Italia da Atmosphere Libri.

La scrittura di Busqued è stata da molti critici accostata a quella di Carver e, a dispetto di quanto noiosa e fuorviante sia questa necessità di paragonare ed etichettare, bisogna riconoscere che in comune con lo scrittore americano Busqued ha la capacità di sfrondare e semplificare la sintassi così come la psicologia dei personaggi. Della narrativa argentina contemporanea ha, invece, la tendenza alle situazioni irrisolte, all'angoscia sottile, al rifiuto di espedienti facili come il folklore e la natura sudamericana, se non per le affinità che alcuni paesaggi inospitali possono avere con la storia raccontata.

Un clima torrido, insetti velenosi e una città che sprofonda nel fango costituiscono infatti l'ambientazione di questo romanzo. Cetarti, il protagonista, vive nella totale abulia da quando è stato licenziato per mancanza di motivazione e iniziativa. Passa le sue giornate guardando documentari e fumando marjuana, gli espedienti attraverso i quali si isola totalmente dalla realtà. Un giorno viene raggiunto dalla telefonata di Duarte, ex sottufficiale di aeronautica, che lo avverte che a settecento chilometri di distanza sua madre e suo fratello sono stati uccisi a fucilate da Daniel Molina, convivente della madre e amico e collega di Duarte.

Dopo il riconoscimento e la cremazione dei corpi, Cetarti approfitta della situazione per risollevarsi dalla povertà: abbandona la casa che aveva in affitto e si insedia in quella del fratello morto ma, soprattutto, decide di prendere parte alla truffa ideata da Duarte per riscuotere l'assicurazione. Truffa che non è l'unica e più grave azione illecita di Duarte, e che porterà ad un incredibile finale.

Colpisce il totale distacco di Cetarti, la sua totale mancanza di sentimenti positivi o negativi: indifferente e misantropo, è il tipico personaggio che il lettore fatica a giudicare. Insieme agli altri personaggi, fa parte di un microcosmo in cui il caldo opprimente e il fango sembrano aver cancellato qualsiasi morale. La vita va avanti per inerzia, da ogni giorno si prende ciò che si può, con qualsiasi mezzo.

Paradossalmente, è proprio questa inerzia, con la sua logica assurda eppure elementare e l'evolversi del tutto casuale degli eventi, a rapire il lettore sino alla svolta finale, che costituisce la rottura dell'incantesimo di questo noir e induce a desiderare l'indesiderabile (per qualsiasi lettore esperto): che l'odiato sequel giunga a rovinare tutto.

Carlos Busqued, Sotto questo sole tremendo, Atmosphere Librei, pp. 141

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