Curridori e Scattarelli i nuovi “otrini”

04 30otreotriniNOCI (Ba) - Si prosegue con le gare ma si prosegue sempre con l’ingresso nella famiglia Otrè Triathlon Team, con l’arrivo di due nuove atleti: il sardo Gianni Curridori e il barese Saverio Scattarelli, meglio conosciuto come “Verio”. Ottimi risultati e ottime aspettative stagionali per  Gianni Curridori, contentissimo del risultato ottenuto alla gara di Chia, in uno scenario bellissimo con dei panorami veramente stupendi, che la Sardegna, come sempre ci offre e soprattutto, dovuto alla bellissima organizzazione del Chia Sardinia Triathlon 70.3.

Una gara dura con personaggi importanti in start list, infatti, sono sodddisfatto del risultato – spiega Curridori - perché vengo da una condizione fisica alquanto precaria; quindi, ho lavorato molto per cercare di rimettermi in sesto. Mi attende tantissimo lavoro da fare ma la voglia e la grinta non mancano e soprattutto grazie ai nuovi stimoli della mia nuova squadra: l’Otrè Triathlon Team che ringrazio per rendere possibile tutto questo. Ci vediamo al Cala Ponte Triweek!

La flotta O3 si è presentata con una bella flotta di atleti iscritti alla prima edizione del 70.3 di Marina di Pisticci e la gara è stata chiusa con una bellissima prestazione dal nostro Angelo D’Onghia. Una bella gara che, come prima edizione niente male in una location bellissima come quella del Porto degli Argonauti. Personalmente sono arrivato abbastanza preparato alla gara e dopo il nuoto abbastanza ostico, che, delle tre frazioni è la mia pecca, sono salito in bici e ho impostato il mio ritmo gara recuperando parecchie posizioni, puntando di scendere dalla bici e riuscire a spingere di più nella corsa, in cui, al momento posso dire di essere più preparato. Alla fine sono riuscito a chiudere abbastanza bene in 18^ posizione e direi che va più che bene!

Emozioni e ottima preparazione fisica per l’ex maratoneta Saverio Scattarelli, meglio conosciuto come “Verio”. Pratico atletica da circa 4 anni, in realtà, pensandoci è poco, ma in questi anni ho fatto: maratone, mezze maratone, ultra trail, pista e molte gara su strada. Molti mi dicono che ho il dono della corsa nel sangue per via dell’appoggio del piede, per via della falcata; io, invece amo pensare che allenandomi bene e soprattutto migliorarmi, è la mia forza più che il dono. Ho iniziato a praticare triathlon precisamente, il 1 novembre 2018, in piscina; poi ho inserito la bici e di conseguenza ho modificato di molto il mio piano di allenamenti settimanale di corsa, ovviamente molti meno chilometri, ma con più qualità. Questa è la cosa che secondo me fa benissimo sia a preservare un po’ la salute del podista ma anche un discorso prettamente fisico: meno quantità ma più qualità. Essendo amante della mezza maratona e della maratona, ho subito pensato come prima gara di triathlon, ad una distanza lunga, con il 70.3 Silver del Triathlon Medio Porto degli Argoanuti. Un’ esordio che non capita tutti i giorni nel mondo del triathlon. Il giorno della gara ero abbastanza teso, mi sono preparato bene, da novembre fino alla scorsa settimana; il giusto, non tantissimo, conciliando vita privata e vita lavorativa, però, con tanti sacrifici. L’entrata in acqua “fredda” ma non “freddissima” – spiega Verio - mi sono concentrato esclusivamente a curare molto la tecnica, di bracciata, di presa e soprattutto di respirazione, assaporandomi così ogni singola bracciata. Devo dire che mi è piaciuto tantissimo, ed è una sensazione di libertà “unica”. Esco dall’acqua, in T1, zona cambio tutto bene, salgo in bici e fin da subito ho notato un buon feeling, cercando di mantenere la media prefissata. Intorno al km 80, ho rallentato un pochino la velocità di media, cercando di pedalare il più agile possibile, in modo da alleggerire le gambe per la frazione di corsa che mi aspettava subito dopo. Ho chiuso perfettamente anche la corsa, di 1h27”, scoprendo all’arrivo essere il secondo miglior tempo assoluto di tutta la gara, ma la vera sorpresa è stata quella di essere arrivato 8° assoluto e 2° di categoria dietro al grandissimo amico e capitano Michele Insalata, in 4h36’… un’emozione unica! Il prossimo obiettivo sicuramente è Cala Ponte Triweek, dove mi auguro di dare ancora di più. Vorrei ringraziare le tre persone che mi hanno seguito in questi mesi, che hanno fatto la differenza, cercando di capirmi e spronarmi per questo viaggio. La prima è Alessia Bechi, che ha curato la parte nuoto; Antonio Zaccheo, il mio allenatore di atletica e infine Michele Insalata che è stato il “nastro” tra le due discipline con i suoi preziosi consigli.

 

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