Si è svolta domenica 5 maggio l'attività di pulizia dei fondali marini di Cala Incina, nota meta turistica del comune di Polignano a Mare, in contrada Corvino (BA).
Su iniziativa della ASD BLU di Conversano e della Diving Rosa Dei Venti e grazie al Presidente della prima, Ambrogio Maggipinto (che è anche Istruttore di Subacquea presso la struttura sportiva Otrè di Noci), nonostante le condizioni metereologiche poco favorevoli, l'evento è stato un successo.
A rappresentare la nostra cittadina, nella schiera degli undici subacquei scesi in acqua domenica, anche due nocesi: Luca Gentile (classe 88) e Valentina Basile (classe 95).
(in foto da sx Ambrogio Maggipinto, Valentina Basile e Luca Gentile)
Spesso si sente parlare di pulizia dei fondali marini e sempre più spesso, grazie alla volontà e all’impegno di Istituzioni e Associazioni presenti sul territorio, sensibili alle problematiche ambientali, vengono celebrate giornate dedicate alla pulizia dei fondali del nostro mare.
Questi interventi rappresentano un aiuto concreto alla protezione dell’ecosistema marino, sempre più minacciato dalla presenza di rifiuti che giacciono sui fondali e allo stesso tempo si configurano come un progetto di alto valore sociale ed economico per la salvaguardia e il corretto ripristino dell’ambiente marino, al fine di preservarne le biodiversità.
All'appello di Ambrogio Maggipinto hanno risposto non solo i soci dell'associazione BLU, ma anche altri subacquei esperti e non, di altre associazioni, come la Corvino Diving School.
Affinchè l’evento fosse svolto in piena sicurezza, c’è stato un coordinamento tra Capitaneria di Porto, 118 per il pronto intervento e Ospedale del quartiere San Paolo a Bari, che ha predisposto la camera iperbarica per eventuali incidenti.
Inoltre il Comune di Polignano, nel concedere il patrocinio gratuito, ha messo a disposizione il suo servizio per lo smaltimento dei rifiuti, una volta finita la raccolta. (foto pre-immersione a dx)
L'attività, ripresa sott'acqua da Gaetano Barbone e Carlo Mevoli, è stata suddivisa in tre fasi: nella prima fase il gruppo di subacquei, assistiti e monitorati in mare da altri subacquei esperti in gommone, non scesi in immersione, è stato impegnato nella rimozione di spezzoni di cavo di ormeggio, giunti questi inverno per via delle mareggiate; nella seconda fase invece, muniti di retino, i sub hanno ripulito il fondale da centinaia e centinaia di granchi con le chele legate da molle e fascette da elettricista, gettati molto probabilmente fra gennaio/febbraio. Infine nella terza fase, solo Maggipinto insieme a Gaetano Barbone hanno eseguito la rimozione di alcuni pneumatici dalla profondità di 22 metri grazie all’impiego di palloni di sollevamento.
Insomma, un'impresa faticosa, ma che ha pienamente soddisfatto tutti i suoi protagonisti! (foto post immersione a sx)
I due nocesi e tutto il team, presente in e fuori dall'acqua, rigraziano Ambrogio Maggipinto che, oltre ad aver organizzato l'iniziativa, ha regalato una splendida esperienza, senz'altro da ripetere, a chi ama il mare come fosse la propria casa.