Antonello Donatelli, talento nocese nelle giovanili del Bari

12-31-Antonello-DonatelliNOCI (Bari) - Sono ormai 5 anni che, Antonello Donatelli, giovane promessa del calcio nocese, milita tra le file delle giovanili dell’ A.S. Bari calcio. Classe 1995, ragazzo sereno, ma allo stesso tempo grintoso con tanta voglia di fare, è proprio lui a raccontarci la sua esperienza dall’approdo a Bari  nel 2007 fino ad oggi.

 

Donatelli, quando nasce la passione per il calcio?
La passione per il calcio l’ho avuta da sempre, sicuramente ereditata da mio padre. Già da quattro anni ho incominciato a giocare a calcio e non ho più smesso. Ho iniziato con l’atletico Noci dove sono stato sei anni, successivamente sono passato ai Noci azzurri 2006 e grazie a loro ho affrontato il provino che mi ha permesso di entrare nelle giovanili dell’A.S. Bari.
Quando e come sono stati organizzati i provini?
Nel 2007 sono stati organizzati a Bari. Eravamo io e altre due ragazzi di Noci insieme ad altri 200 da tutta la Puglia. I provini sono stati organizzati in due fasi. La prima dove i selezionatori sceglievano i più bravi e successivamente un’altra fase dove venivano scelti solamente 4 ragazzi tra cui sono stato scelto io.
Come è stato ambientarsi a Bari? È stato positivo l’approccio con i nuovi mister, nuovi compagni e nuove metodologie di allenamento?
All’inizio è stato difficile perché era tutto nuovo. Poi con il tempo mi sono ambientato,  grazie al gruppo di cui ne vado molto fiero perché siamo tutti amici anche se proveniamo da paesi diversi ed abbiamo caratteri diversi, ma anche grazie alla società che mi ha aiutato nei momenti di sconforto.
A Bari hai seguito un iter specifico, passando dagli esordienti fino agli attuali alievi nazionali.
Si è vero. Sono arrivato a Bari e sono stato inserito nel gruppo degli esordienti. A mano a mano che gli anni passavano sono stato nei giovanissimi regionali e nazionali ( dove abbiamo perso la fase finale contro il Milan), sono stato negli alievi regionali e adesso sono negli alievi nazionali. Ho ottenuto anche delle convocazioni nella primavera.
Quindi adesso stai disputando il campionato nazionale alievi. Com’è strutturato?
Il campionato è suddiviso in tre gironi rispettivamente quello nord, quello del centro e quello del sud dove siamo inseriti noi .Nel girone del Bari ci sono le giovanili della Roma, della Lazio, del Catania, del Palermo, del Napoli e del Lecce oltre ad altre squadre.
Con chi ti rechi a Bari? Quanti allenamenti svolgi durante la settimana?
Vado a Bari con nonno o con papà, che devo ringraziare sentitamente visto che mi accompagnano ogni volta e mi aspettano nonostante gli allenamenti siamo chiusi al pubblico. Svolgo 5 allenamenti a settimana, dal martedì al venerdì, e quando ci sono trasferte lontane il sabato mattina parto insieme ai miei compagni.

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Ti sei mai allenato con un big del calcio?
Mi sono allenato con la prima squadra del Bari quando era in serie A quindi ho avuto il piacere di conoscere l’ex capitano del Bari Gillet, oltre che agli attuali portieri Lamanna e Perina e  con  quest’ultimo  sono molto amico.
Sono ormai cinque anni che sei a Bari, ti senti arricchito da questa esperienza che stai vivendo?
Più che altro sono cresciuto molto. Sicuramente grazie ai mister che ho avutola fortuna di avere tra cui mister Alberga ( preparatore dei portieri, ex giocatore del Bari) che con i suoi consigli mi ha dato l’opportunità di crescere sia calcisticamente che caratterialmente.
Qual è la partita che ricordi con più emozione?
Ce ne sono due. Bari – Lecce 1-0, perché vincere un derby è sempre qualcosa di unico e speciale soprattutto dopo aver fatto parate decisive utili alla vittoria. Lazio – Bari 0-0, questà partita è molto recente e la porto tra i ricordi perché affrontavamo la capolista del nostro girone e noi eravamo terz’ultimi, e abbiamo dato il massimo per fare bene e in quella partita sono stato il migliore in campo e ho ricevuto i complimenti da Simone Inzaghi, mister della Lazio ed ex conoscenza del calcio nazionale.
Sappiamo tutti la situazione che sta vivendo il calcio italiano moderno. Ti senti di esprimere un commento? Vorresti dare un consiglio alle società italiane e più precisamente ai tanti giovani che come te hanno il sogno di entrare nelle giovanili di una società importante?
La situazione attuale parla chiaro. Ormai non interessa più il calcio giocato bensì i soldi, e per noi giovani questa cosa non è positiva, non ci è di aiuto. In  Italia i settori giovanili vengono curati, ma se ci rechiamo all’estero ci sono squadre come il  Barcellona che sfornano talenti ogni anno. Penso che la cosa più giusta da fare sia puntare sui giovani che a mio avviso sono la linfa vitale dello sport e soprattutto hanno tanta voglia di giocare a calcio. Ai giovani dico di impegnarsi tanto e di sognare, perché a volte i sogni si realizzano come il mio caso, non sentirsi mai superiori agli altri e dare sempre il massimo in tutto.

Ringrazio la mia famiglia che mi stimola sempre ad andare avanti, mio nonno, che è il mio primo tifoso, mister Alberga perché grazie a lui sono cresciuto tanto, la mia ragazza che non mi vede quasi mai proprio perché seno impegnato con gli allenamenti, ma che mi spinge ad andare avanti, i miei amici che si augurano di venire a vedere una mia partita e ringrazio la società dei Noci Azzurri che 5 anni fa mi diede l’opportunità di fare il provino.

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