Real Noci, mister Perillo "Domenica ho pensato di mollare"

03 06 mister Perillo NOCI (Bari) - Al suo arrivo a dicembre, mister Perillo si presentava come l'uomo dalle sfide impossibili, arrivato al Real Noci in piena rivoluzione di squadra per via del ritardo degli sponsor nei pagamenti: dopo 3 mesi, l'11 biancoverde sembra portarsi dietro lo strascico della forte crisi, tanto da scoraggiare persino "l'uomo delle sfide difficili". Per l'allenatore di origini locorotondesi è sicuramente la più brutta stagione affrontata, ma il peggio deve ancora essere evitato, vista la distanza di soli due punti dalla zona play out del girone A di Promozione.

Ad incidere nelle ultime partite sono state le numerose espulsioni, nate tutt'al più da rimostranze alla terna arbitrale per le sue decisioni, in alcuni casi decisive per le sorti della partita. Per il mister, però, non ci sono giustificazioni che tengano: servono regole ed autodisciplina, ma i problemi sarebbero alla base. Il Real Noci a gennaio si giocava la finale di Coppa Puglia contro l'Audace Cerignola, affrontando a testa alta la capolista del girone A, imbattuta: finiva 2-1 all'andata dagli avversari e 3-2 al ritorno, al "De Luca Resta"; in mezzo, anche l'incontro in campionato, 2-0 per il Cerignola, dove il Noci incassava la mano pesante del giudice sportivo che comminava squalifiche temporali per mister Perillo ed il medico sociale, dott. Loreto e squalifiche a giornata per D'Onghia, Sciatta e Laera. Dopo il Cerignola, si andava dal Bitritto ed era bomber Salvati ad essere espulso dalla terna arbitrale, ma il Noci pareggiava comunque 2-2.

A fine gennaio i biancoverdi riuscivano a spuntarla sul Modugno, 3° in classifica, per 1-0 (Salatino), a dimostrazione che la squadra non è certamente da bassi fondi della classifica, seppur dal San Marco, il turno successivo, il Noci incassava un 3-0 netto. L'incubo ritornava poi col Polimnia di Polignano, dove per due volte i nocesi si facevano riagguantare, con due gol viziati da irregolarità, a detta di mister Perillo: come se non bastasse, arrivavano due espulsioni in partita, prima per D'Onghia e poi per uno dei nuovi arrivati, Genco. Il match successivo faceva tirare un sospiro di sollievo, con il 3-0 a tavolino per assenza dei Quartieri Uniti di Bari sull'erbetta del "De Luca Resta" e la classifica corta vedeva i play off non particolarmente lontani. 

Lo scorso 28 febbraio era il giorno della sfida degli ex, contro il Giovinazzo, rinforzatosi per l'obiettivo salvezza e con l'ex biancoverde, Giovannielli tra le sue fila. Proprio da lui partiva un episodio chiave della partita: dopo aver incassato una botta alla testa, il giocatore riversava a terra. Mister Perillo chiedeva a Lucia di mettere ai lati la sfera per rispetto dell'avversario, ma il vento teneva il pallone in vita. Un giocatore avversario raccoglieva la palla, si involava verso l'area nocese e trovava l'opposizione di Lucia, già ammonito: arrivava così l'espulsione per il biancoverde, che portava l'allenatore a richiedere spiegazioni all'arbitro per la decisione. Due parole ed era di nuovo espulsione per mister Perillo. Il Noci perdeva infine 4-1 contro il Giovinazzo.

"La cosa pazzesca è che non si rispettano le regole neanche per questo, seppur a mio favore, diciamo. Per regolamento dopo la prima espulsione da una settimana, il secondo allontamento per un mister dovrebbe durare un mese, invece per me non supera la settimana. Questo per dire come viene rispettato il regolamento". 

Arriviamo a questa domenica, precisamente alla partita casalinga contro l'avversario diretto per evitare i play out, il Fortis Altamura: ancora una volta arriva la doppia espulsione, dapprima per Fabrizio Recchia per somma di ammonizioni (per il secondo cartellino giallo segna di mano, decretando il suo allontanamento dal campo) e nel secondo tempo ai danni di Pascullo, ma mister Perillo precisa che per quest'ultima espulsione non c'è nulla da eccepire, dato il gesto incontrollato del biancoverde ai danni dell'avversario. L'allenatore locorotondese parla appunto di approccio sbagliato alla partita, soprattutto quando si incassano espulsioni anche dalla panchina, come nel caso di Vito Intini e Vittorio Matarrese, anche loro indisponibili per la prossima di campionato.

03 06 trattenuta area real noci"Mancano le regole, ma si dovrebbero mettere a inizio campionato" tuona Perillo, che sostiene che probabilmente i problemi di dicembre non si siano risolti, causando malcontento e reazioni sbagliate. Peccato perché la squadra non è assolutamente da bassa classifica ed il mister continua a sostenerlo. "Domenica contro l'Altamura i ragazzi hanno fatto il miracolo, mantenendo l'1-1 in 9! Dalla mia ho indietreggiato capitan Laera per dar manforte alla difesa ed ho effettuato due cambi, facendo rientrare D'Onghia, acciaccato ed F.Lippolis, a corto di energie, giustamente. Eppure, la più grossa occasione del 2° tempo l'abbiamo avuta noi". Sempre per la partita di domenica, dalla sua pagina Facebook, la società lamenta due trattenute in area (come in foto) non sanzionate a favore dei biancoverdi. Fatto sta che la posizione in classifica maturata sino ad oggi è la 10a, due punti sopra la zona play out e a 5 punti dalla zona play off, ma dopo la partita con l'Altamura, mister Perillo crede di doversi preoccupare solamente di non andare in basso. "Per la sfida di domenica prossima, dall'Ascoli Satriano, non avrò a disposizione F.Recchia, Pascullo, Intini e Matarrese, (i primi due sono solitamente difensori titolari, ndr). In più la squadra è fisicamente "uccisa" " Un altro problema rilevato dal mister è la preparazione atletica non ottimale dei suoi ragazzi, che non hanno sostenuto al meglio questa Promozione sin dall'inizio, per i vari problemi riportati anche da Noci24 (leggi sul ritardo di preparazione), sino al sorprendente esonero di mister Dalena. Perillo si chiede anche come il mister biancoverde abbia potuto lavorare così, insomma sarebbe tutto da rifare, ma per altre 5 partite da quì alla fine del campionato, il Noci è in ballo e, perlomeno per i suoi ragazzi, per quelli che ci credono e non vogliono piegarsi alla sconfitta, deve salvarsi. 

 

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