United Noci perdente col Conversano, ma col Fasano sfiora l'impresa

01-29 united-fasanoNOCI (Bari) - Due partite nel giro di tre giorni per la United di mister Mastrocesare, che domenica mattina ha ospitato il Conversano, mentre mercoledì sera ha affrontato la capolista Fasano nel recupero del girone d'andata. Nocesi succubi della prima avversaria, domenica mattina, con un primo tempo migliore del secondo, quest'ultimo condito dalla buona prestazione conversanese.

Tutta un'altra storia mercoledì sera, contro il Fasano (in foto) in quel del PalaIntini: la grande sfida ha stimolato le verdi di Mastrocesare, portandole in vantaggio nel primo tempo fino al primo quarto del secondo, momento in cui il valido Fasano ha fatto prevalere la sua sete di vittoria.

Domenica mattina contro il Conversano, il parziale del primo tempo vede le nocesi avanti; la prima a segnare, però, dopo poco dal fischio iniziale, è Carso. Pansini e capitan Sportelli dialogano nel quadrato stretto, in prossimità della porta avversaria e quest'ultima pareggia i conti al 16'. Il Noci fa girar palla e costruisce con lucidità, ma intorno al 25' si alza leggermente la pressione conversanese. Rompe gli indugi Sanapo che guadagna una punizione ravvicinata, messa dentro da capitan Sportelli per il 2-1 temporaneo. RIentro in campo come da copione del 1° tempo, ma questa volta è Ingrassia, servita da Minafra, a battezzare il parziale nei primi secondi, per il 2-2. Le padrone di casa cominciano ad arrancare in difesa e incassano il 3-2 sempre da Ingrassia, seguita da Minafra che fa tutto sola e ha la meglio su Lapresentazione, subentrata nel secondo tempo al portiere nocese titolare, Pedde. Carso per il Conversano prova ad allungare e le nocesi dalla loro non reagiscono allo svantaggio, nel primo quarto del 2° parziale. La traversa di Pansini al 20' risveglia la giocatrice, che due minuti dopo fa tutto sola, saltando l'avversario e accorciando sul 4-3, ma Carso allo scadere infrange il "sogno" nocese col 5-3 definitivo e sempre lei becca il ferro allo scadere.

Mercoledì sera contro la capolista Fasano le ragazze di Mastrocesare scendono in campo con organizzazione, testa e carattere: l'obiettivo in primis è non concedere nulla all'avversario e ovviamente cercare gli spazi per affondare nella porta difesa da Lucia Gelsomino. Il primo punto riesce già dall'inizio, con la minaccia di Carrieri e co. allontanata dalla squadra e da una lucida Pedde in porta: Pansini, invece, centra il secondo obiettivo al 17', mettendo dentro un servizio su punizione di Sanapo. Quest'ultima non si lascia sfuggire nulla in difesa, meritando i ripetuti applausi del pubblico. Arriva anche il 2-0 nocese con Natile che dalla destra trasforma un cross in un tiro vincente all'incrocio dei pali, al 26'. Gli ultimi minuti sono una continua minaccia fasanese, ma il Noci contiene, concentrandosi in difesa.

Nel secondo tempo Larossa si becca il giallo per proteste al direttore di gara, ma la vera protagonista del parziale è Debora Novellino, magistrale nel coprire le spalle delle sue e brava anche ad avanzare, minacciando Pedde che al 3' le chiude lo specchio della porta. Poco dopo le gambe chiuse del portiere nocese e un pò di fortuna impediscono a Laura Gelsomino di andare in rete, ma nell'azione successiva Pansini perde palla davanti alla sua porta e Larossa non se lo fa dire due volte, facendo centro al 6' per l'1-2. Nucci fa bene in difesa su quest'iniziale pressione fasanese, ma all'11 Laera approfitta di uno svarione della retroguardia nocese e la mette nel lato opposto rispetto a dove si è lanciata Pedde per la parata. Larossa manda alto un'importante occasione al 22', Nucci a capovolgimento di fronte, lasciata sola, si mangia un gol a tu per tu con Gelsomino e al secondo cambio palla, Larossa riscatta l'errore precedente portando le sue in vantaggio, ma l'affondo finale è di Laura Gelsomino al 31' circa, pronta a riagguantare la sfera dopo la carambola sul palo. Le nocesi c'hanno provato e la chiusura in difesa e la giusta dose di affondi del primo tempo hanno fatto sperare nell'impresa, ma le individualità fasanesi hanno avuto la meglio fino alla fine.

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