Noci Azzurri non riesce a fermare il Futsal Club

11-29 mister cipriani noci azzurriNOCI (Bari) - Il Noci Azzurri non riesce a fermare la 2a forza del girone B di C2, pur potendolo fare: diverse le occasioni mancate o mal gestite dai padroni di casa nella sfida casalinga di sabato contro Futsal Club, decisa da tripletta di Giampaolo e Lapertosa a favore degli avversari. In particolare un tiro libero negli ultimi minuti a favore degli ospiti e l'ultimissima occasione non sfruttata al meglio dagli azzurri segnano la partita e gli umori delle due squadre, portando in basso quello azzurro. (In foto mister Mariano Cipriani - Noci Azzurri 2006)

Gli avversari vanno in vantaggio nei primi 5' con gol da fuori area di Giampaolo: capitan Marinuzzi però rialza subito la testa, punta l'avversario, lo supera e cerca D'Onghia sul secondo palo, trovando lui e il pareggio. Da segnalare la presenza di Lasaracina tra i pali azzurri, reduce da un brutto infortunio. Gli azzurri in questo frangente costruiscono con lucidità e intorno al 10' Recchia fa una bella sponda sulla sinistra per Marinuzzi che manca di poco la porta con la sua conclusione. Giampaolo ci prova dall'altra parte, accentrandosi e continuando ad impensierire Lasaracina con le sue conclusioni. Locorotondo degli azzurri distribuisce il carico tra i portieri e chiama il bravo Gentile al disimpegno con tiro potente di prima intenzione dalla destra, dopo rimessa laterale. Riprende il filo del discorso Lasaracina che ferma di gambe un contropiede avversario, arpiona la palla e la passa velocemente a Quiete, il quale avanza bene, ma tentenna nella conclusione che una volta lanciata sorvola di poco la traversa. Mister Cipriani dà spazio a Fanizzi, che poco dopo in contropiede è avventato e impreciso nel cercare Marinuzzi che sopraggiunge dalla destra, sprecando l'occasione. Quì qualcosa si rompe negli azzurri e gli avversari beccano il palo al 25', dando il via a leggeri screzi in campo tra i padroni di casa, subito sedati dal mister azzurro con un richiamo. Amoruso peró vede il movimento di Lapertosa al centro e lo cerca dalla distanza, trovando la sua punta in scivolata e il temporaneo vantaggio del FC. L'ultimo brivido lo regala Gentile, impegnato direttamente da calcio d'angolo azzurro.

Al rientro, la prima incursione nell'area avversaria è dell'azzurro Recchia, che verso la porta cerca il sostegno del compagno in avanzata, vedendosi il passaggio intercettato: insiste nel riprendere palla e ci riesce, ma viene sbilanciato nella conclusione. Lasaracina devia la conclusione di Muolo, mentre gli azzurri cercano continuamente il pivot Recchia al centro: il pari arriva però con Quiete che fa tutto solo, si accentra e conclude in maniera vincente, come da abitudine. Il momento è nero per gli avversari che commettono fallo di mani con Lopertoso in area, regalando a Marinuzzi il rigore: il capitano sbaglia, grazie soprattutto ad un ottimo e reattivo Gentile. Quiete ci mette una pezza fondamentale sul pericoloso Serripierro, ma la difficoltà si tinge ora di azzurro con una punizione dal limite che vede Lasaracina superato in pallonetto, con la difesa costretta a fare le sue veci, per sua fortuna efficacemente. A punizione pericolosa gli azzurri rispondono con uno schema sempre da calcio piazzato: Locorotondo e Quiete sono sulla palla, il primo finta, il secondo sembra voler tirare, ma passa invece la palla a sinistra per Turi che gonfia la rete del primo vantaggio azzurro. 

Il momento felice è passeggero perchè Giampaolo dalla sinistra dribla Lasaracina e la mette dentro con tiro strettamente angolato: da quì una serie di occasioni mal gestite dagli azzurri, prima con Turi  e poi con Marinuzzi. Il primo sbaglia a tu per tu con la porta, liberata da Quiete che su contropiede richiama a sè Gentile per poter smarcare il compagno; nella seconda il solitamente imperterrito Marinuzzi si perde in un bicchier d'acqua con la palla in area. Nell' "intorno" delle due occasioni perse il gol partita di Giampaolo, su tiro libero, che compromette la partita azzurra. Cipriani opta allora per D'Onghia portiere in movimento: l'ultima occasionissima azzurra passa per i suoi piedi, ma la conclusione è di poco a lato, mentre Quiete si dispera per non esser stato servito quando era totalmente smarcato.

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