Valore Barsento, presentate le misure d'intervento per il sito archeologico

09 23valoreabarsentoNOCI (Bari) – Barsento. Un sito storico, architettonico, archeologico e religioso che è possibile recuperare. Una “perla incastonata” nel nostro territorio che è possibile conservare grazie alla collaborazione amministrativa e consapevolezza delle comunità. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa di presentazione della nuova progettualità, indetta lo scorso lunedì 21 settembre dal Sen. Piero Liuzzi, fautore del finanziamento giunto nell’autunno del 2014 da parte del MIBACT (Ministero dei Beni e delle attività culturali e turistiche).

09 23liuzziBarsento godrà di nuova luce e sarà l’unico sito del meridione, nell’ambito per cui è previsto, ad essere destinatario di opere di valorizzazione a partire dal prossimo autunno. L’azione, oggi finalmente attuabile, è stata resa possibile grazie alla raccolta dei quattro comuni che si estendono intorno al sito interessato per cui sono stati anche invitati a relazionare i primi rispettivi cittadini Nisi, Tricase, Giannandrea e Longo. Tutti unanimemente convenuti sulla volontà di continuare a fare rete per il benessere socio culturale della comunità.

Il progetto finanziato, opportunamente spiegato in ogni suo minimo dettaglio dai professionisti e tecnici del MIBACT Puglia, godrà di circa 400.000 euro, in gran parte da destinare all’ambito archeologico, oltre che artistico, paesaggistico, illuminotecnico. Come spiegato nel dettaglio dalla dott.sa Emilia Pellegrino (coordinamento generale e direzione dei lavori), ancora una volta a Noci dopo il restauro della cuspide del campanile della Chiesa Matrice, Barsento sarà interessato da tanti interventi quante sono le sue valenze. “L’approccio progettuale” ha dichiarato, “non poteva che essere multidisciplinare. Per questa ragione sono state coinvolte diverse professionalità del Mibact affiancate da personalità e tecnici di Noci. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro per offrire un prodotto di qualità”.

Tutti i valori paesaggistici, archeologici, storici, artistici e religiosi sono stati quindi presi in considerazione per la compilazione del progetto. Un progetto per cui non è necessario partire da zero (vista la mole di lavoro e di interventi fatti nelle opere di restauro dei lotti precedenti) e che mira a rendere il luogo emergente nel paesaggio, per il godimento e la fruizione del bene e dello spazio. L’esterno, non presentandosi in condizioni adeguate rispetto all’importanza dell’edificio, verrà privato dell’asfalto e circondato da materiale impermeabile, adeguato al contesto rurale. Si completerà la pavimentazione in basole in prossimità della chiesa. Verranno effettuate opere di manutenzione delle coperture. Nell’interno è previsto il completamento di indagine archeologica a ridosso dell’altare ed una sistemazione di queste aree lasciate scoperte negli anni passati. Inoltre, verrà attuato un miglioramento delle dotazioni impiantistiche per l’illuminazione interna e riscaldamento della Chiesa. Dal punto di vista artistico saranno restaurate tutte le opere d’arte, gli affreschi dell’abside destro e tutto l’apparato ligneo dell’altare.

Secondo quanto dichiarato da Miranda Carrieri invece (progettazione e direzione scavi), dal punto di vista archeologico l’obiettivo sarà riprendere i saggi della chiesa, i dati cronologici e la sua evoluzione e giungere a delle risposte, vista la mole di indicatori archeologici presenti nel sito, insieme alla ceramica antica, alla terra sigillata, alla grotta (ormai riempita di pietrame), i sentieri medievali. Il risultato dell’opera di valorizzazione sarà infine opportunamente divulgato per consentire a turisti di ogni lingua e genere di poterne fruire attraverso l’utilizzo di mappe tattili per non vedenti, prodotti multimediali, adeguate pubblicazioni.

09 23mibactDiscorso a parte infine merita il progetto di illuminazione esterna della Chiesa, opportunamente spiegato da Piernicola Intini (direzione impianti elettrici e illuminazione). L’intervento consentirà al sito di poter essere visibile da ogni profilo. Saranno utilizzati corpi illuminanti sia paralleli rispetto all’edificio sia sorgenti dal basso, in grado di rispettare i limiti di inquinamento luminoso . Alla presentazione del progetto sono intervenuti anche Eugenia Vantaggiato (direttore segretariato per la Puglia del Mibact), Luigi La Rocca (soprintendente archeologico per la Puglia), Giovanni Sardone (direzione Mibact Puglia), arch.Francesco Giacovelli con una relazione sulla storia e l'evoluzione della complessa vicenda dei piani di recupero del sito barsentino.

 

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