A Barsento e a Masseria Sorresso sulle tracce dei Briganti

10-13_I_partecipantiNOCI (Bari) - Le masserie attraversate dai briganti di un tempo vengono finalmente rivissute. Attraverso un percorso itinerante quest' anno Noci, grazie al progetto e all'iniziativa del Parco Letterario Formiche di Puglia, ripropone non solo ai cittadini, ma anche a tutti coloro che fossero interessati, un particolarissimo percorso di approfondimento per le masserie nocesi e per tutti quei luoghi ritenuti chiare testimonianze del fenomeno del brigantaggio.

Il primo appuntamento, tenutosi domenica nove ottobre, comprendeva la visita di ben tre location: la badia di Barsento, Masseria Sorresso e Masseria Scozia. La prima ad essere visitata, la Chiesetta di Barsento, oggi considerata uno degli esempi più importanti dello stile protoromanico pugliese e che contiene al suo interno, al di là del tratturo medioevale esterno recentemente recuperato, i primi catini absidali alle spalle dell'altare. Tuttavia la Chiesetta non ha meravigliato i partecipanti solo per queste caratteristiche. Oltre alla struttura icnografica di per sé, interessanti sono state le iconografie semi nascoste esattamente 10-13_Chiesetta_Barsentodietro l'altare: il tema del sole e della luna hanno fatto riflettere sulle chiarissime influenze bizantine di cui la Chiesa ha successivamente risentito e la presenza dei luoghi di rifugio dei briganti è stato invece il tema centrale della visita. Per non parlare poi degli insoliti elementi decorativi, come il fonte battesimale a muro, che nelle Chiese si è soliti ritrovare a forma di vasca. Queste hanno suscitato scalpore a tutti coloro che, provenendo da altre città, come Taranto, Bitonto e Bari, non ne conoscevano l'esistenza o il valore scultoreo.

Seconda ed ultima tappa, Masseria Sorresso. Vissuta in un periodo precendente rispetto al 1861, la Masseria pare essere stata terra calpestata dai briganti addirittura nel 1820, a dimostrazione del fatto che, a dire della guida, Antonello Roberto, il brigantaggio non ci fu soltanto nel periodo post-unitario, ma anche e soprattutto durante quello pre-unitario. Tuttavia nel corso del tempo la Masseria ha assunto svariate funzioni. Fu adibita alla produzione dell'olio, alla conservazione del grano e al ricovero del bestiame. Particolare non indifferente dal punto di vista strutturale, la presenza di ben 2 iazzi. La Masseria, abitata sia dal ceto contadino che da quello signorile, divenne negli anni '50 una scuola di campagna ed accoglieva, in ben due stanze, tutte e cinque le classi elementari. Insomma Masseria Sorresso ha rappresentato, a dire della seconda guida Antonio Natile, un vero centro autonomo per lungo tempo.

La mancata possibilità di raggiungere l'ultima tappa prevista dal programma ha dato invece l'opportunità ai partecipanti di poter conoscere nelle vicinanze la nuova azienda Agricola "Lama Chiara": un centro di produzione di ortaggi e verdure, nati direttamente dalle nostre terre. Ciò ha permesso una conoscenza diretta a trecentosessanta gradi di terre e sapori nocesi anche se leggermente in contrasto con quelli che erano gli scopi iniziali, e cioè con l'approfondimento del brigantaggio. Tutto sommato, al di là del leggero maltempo, il percorso ha suscitato il giusto interesse. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica mattina 16 ottobre alle ore 8,30 dinanzi alla sede del Parco Letterario Formiche di Puglia di Noci.

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