Urbanistica del nuovo millennio, opinioni a confronto al chiostro San Domenico

01-27-convegno-urbanisticaNOCI (Bari) - Trasformazione del territorio, nuova e più completa gestione degli spazi urbani, relazione tra i complessi antropici e la campagna. Non solo, configurazione urbana, problemi legati all'antropizzazione del territorio su scala sociale, nodi legislativi e burocratici tra pubblico e privato. Tutti a raccolta, tecnici, avvocati amministrativisti del forum di Bari, architetti ed ingegneri a discutere dei problemi legati all'urbanistica ed alla sua legislatura.

Un tema non proprio di facile apprendimento se non per chi questi argomenti li mastica ogni giorno. Ma nel giorno che precede l'inaugurazione dell'anno giudiziario, il chiostro di San Domenico di Noci era un brulicare di avvocati.

"Dalle nuove frontiere della pianificazione urbanistica al nuovo regime dei titoli edilizi", è stato tutto quello che l'amministrazione comunale, gabinetto del sindaco, ha avuto in mente di organizzare: una discussione attenta sulla cementificazione del futuro. Non più un complesso disomogeneo di palazzi e capannoni che occupano "abusivamente" terreni che possono essere destinati all'agricoltura, ma un sistema integrato di strutture che abbiano funzione sociale ecocompatibile ed a basso impatto ambientale.

01-27-intervento-barbanenteDopo la prima sessione introdotta dal padrone di casa Piero Liuzzi Sindaco di Noci, la discussione vera e propria ha preso avvio con l'intervento del dott. Pietro Morea, Presidente della sez. III del TAR Puglia. Nella seconda sessione invece, tutte le orecchie degli astanti erano tese ad ascoltare l'intervento della prof.ssa Angela Barbanente (in foto), in doppia veste di professoressa del Politecnico di Bari ed Assessore all'Assetto del Territorio della Regione Puglia. La prof/assessore ha ribadito ancora una volta l'intenzione dell'assessorato regionale di salvaguardare il paesaggio naturale difendendo le bellezze architettoniche e naturalistiche della regione. Per la Barbanente inoltre è possibile «un dialogo» tra le componenti urbanistiche e la zona rurale.

Tema questo che ha "dato il la" per l'intervento del sociologo Vitandrea Marzano che ha spiegato come le grandi opere urbane del nuovo millennio nelle grandi città o metropoli si siano realizzate in occasioni di grandi eventi sportivi o mediatici (vedi ad esempio lo stadio "a nido d'uccello" costruito in occasione delle olimpiadi asiatiche).

01-27-intervento-notarnicolaDi vivo interesse inoltre l'aspetto più pratico e funzionale del Consigliere di Stato dott. Francesco Caringella che ha letteralmente spiegato i nodi amministrativi e burocratici che legano i nuovi titoli edilizi (DIA, SCIA, etc.) e come questi si riversano nel vivere quotidiano tra privati cittadini e pubblica amministrazione. Altro aspetto di natura pratica e funzionale è quello introdotto dall'avv. Gennaro Notarnicola (in foto), poi scopertosi vero deus ex machina dell'evento, che ha parlato dell'autorizzazione paesaggistica e del passaggio dal PUTT al PPTR.

Tanti punti di vista a confronto. Un tema, quello dell'urbanistica del terzo millennio, che suscita il vivo interesse non solo degli urbanisti. Tocca anche le esperienze di chi attorno al tema ci vive e lavora, non tralasciando l'aspetto fondamentale della proiezione futura, dove le nuove città saranno sempre più somiglianti alle persone e alle società che le vivranno e non specchio solo del commercio e dell'industria. O almeno così si spera.

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