Terre delle Noci: le masserie secolari pugliesi ''patrimonio Unesco''

03-24associazioneterredellenociNOCI (Bari) - L'associazione turistico culturale Terre delle Noci, nella persona del Presidente Francesco R. Tinelli, avanza una proposta ambiziosa. Nell'ottica della valorizzazione e della tutela del terriotorio, l'associazione intende ancora una volta allargare i propri orizzonti,  sottoponendo non solo ai nocesi ma a tutta la Puglia una petizione a favore delle masserie secolari. La proposta consisterebbe nel riconoscimento delle suddette come patrimonio UNESCO.

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In seguito ad una brevissima nota fatta circolare su Facebook, abbiamo voluto contattare il Presidente dell'Associazione Francesco R. Tinelli per meglio definire le ragioni della proposta. "L’idea" ha dichiarato ai microfoni di Noci24.it, "nasce dalla volontà di sensibilizzare enti e cittadini sullo stato di abbandono delle nostre strutture. Le masserie, gli iazzi, le chiese rurali, le aie, le strade della transumanza, le cisterne rurali  sono beni dal valore architettonico inestimabile e non possono rimanere ancora per molto tempo in questo stato di degrado. Da circa 7 anni organizziamo convegni appositi per dichiarare e denunciare la situazione. Gli assessorati regionali sono sempre stati assenti. La nostra reazione è dunque ancora più forte: ai convegni aggiungiamo altre soluzioni, altre vie: vogliamo creare un sistema da condividere con tutta la Puglia (partiti politici, stampa, associazioni, amministrazioni comunali, provinciali, regionali, etc) che miri al recupero dei nostri beni, fra l’altro molto apprezzati dai turisti".

"La regione Puglia" ha continuato nel suo discorso l'arch.Tinelli "contiene un patrimonio masserizio da fare invidia a qualsiasi paese del mondo. Noi come associazione lanciamo l'idea di dichiararle patrimonio Unesco partendo da Noci (che di masserie secolari ne conta circa 150);  qualora unissimo queste ultime a tutte quelle pugliesi otterremmo per davvero non solo benefici economici ma anche valorizzazione e tutela dal punto di vista culturale, produttivo, turistico".

Terre delle Noci, lanciata la proposta, sembra tuttavia non essersi fermata alla semplice idea generale; per poter essere dichiarato patrimonio dell'umanità, un bene deve pur presentare requisiti fondamentali. Ed è soprattutto su questo che l'associazione vuole puntare, ovvero sulle funzionalità delle masserie. "Perchè ciò possa diventare realtà" ci ha commentato ancora il Presidente Tinelli, questa volta attingendo da documenti reali, "è necessario che il bene si manifesti come testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà millenaria vivente o scomparsa; deve costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia e un insieme architettonico tecnologico o di un paesaggio che illustra uno o più importanti fasi della storia umana". Requisiti che, d'altronde, sono facilmente verificabili fra le masserie di tutta la Puglia se consideriamo anche il loro processo di evoluzione (fortificate, a prevalenze cerialicola, per la caccia,etc).

PETIZIONE - Verificata la validità dei requisiti, l'assenso della popolazione e la fattibilità della proposta, l'associazione attiverà presto sistemi di raccolta firme aperti a tutti, cittadini nocesi, pugliesi ed anche italiani. "E' nostra intenzione" ha conluso Tinelli, "consentire a chiunque ami il nostro teritorio di esprimere la propria idea, sottoponendo non solo una petizione di tipo cartacea ma anche on line. E' chiaro che ciscuna masseria, provincia per provincia, sia differente in termini di materiale costruttivo, ma la loro storia e la loro funzionalità è pur sempre legata ad una civiltà contadina lavoratrice della terra e della pietra".

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