Antibracconaggio: sequestrati mezzi vietati alla cattura della fauna

10-30-trappola-cfsRUVO DI PUGLIA (Bari) - Numerosi mezzi vietati per la cattura della fauna e pericolosi per l'uomo sono stati sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione di Ruvo di Puglia durante un servizio antibracconaggio. L'intervento dei Forestali è avvenuto nel comprensorio boschivo sito in località "Lama Pagliara", agro del comune di Ruvo di Puglia, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove ben occultati tra la fitta vegetazione erano artatamente sistemati 18 trappole, costituite da lacci di acciaio con lunghezza variabile tra i 2 e 4 metri e con diametro di mm 6, ed una tagliola a scatto in ferro, costruita artificialmente e lunga circa 1,5 metri e larga 60 cm., utilizzati dai bracconieri per la caccia ai cinghiali.

Tutti strumenti che la normativa sull'esercizio venatorio considera vietati essendo tra l'altro mezzi a cattura non selettivi e potenzialmente pericolosi per tutta la fauna. Non sono solo gli animali ad essere in pericolo, ma i lacci d'acciaio e la potente tagliola sequestrate potevano arrecare danni irreparabili anche agli altri fruitori del bosco come escursionisti e ricercatori di funghi che ignari, rischiavano di incappare nello scatto micidiale dell'arnese.

"Purtroppo - afferma il Comm. Capo Giuliano Palomba, Comandante del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Altamura - i bracconieri nonostante i numerosi controlli effettuati dagli uomini del C.T.A di Altamura e dai Comandi Stazione di Ruvo, Altamura, Gravina e Andria continuano l'attività illegale, e per eludere i controlli dei Forestali, pongono in essere sistemi di caccia silenziosi, non convenzionali, con l'ausilio di mezzi vietati. Ultimamente è stata accertata anche l'utilizzo della potenti e grandi balestre. Dall'inizio dell'anno sono 14 i bracconieri denunciati alle autorità competenti e davvero numerosi sono le armi e le munizioni sequestrate. Nel frattempo giungono le prime sentenze di condanna. Il Tribunale di Bari, Sezione distaccata di Ruvo di Puglia, ha condannato a mesi due di reclusione un bracconiere che si era reso responsabile di aver ucciso a coltellate un cinghiale. Stante l'art . 544 bis del codice penale tale atto è avvenuto illegalmente e con crudeltà".

Notizie da fuori città

© RIPRODUZIONE RISERVATA