Raccolta firme per introdurre l’Educazione alla cittadinanza nelle scuole: la risposta dei nocesi

11 26raccoltafirmeeducazionecittadinanzaNOCI (Bari)- Il maltempo di domenica 25 novembre non ha di certo fermato volontari e rappresentanti delle istituzioni che si sono spostati presso il Chiostro delle Clarisse per la raccolta firme mirata a far approvare la proposta di legge che vedrebbe l’Educazione alla Cittadinanza rientrare a pieno titolo tra le materie curricolari autonome. Alle ore 12:40 circa, erano state già raccolte più di 200 firme: una riposta già importante da parte dei nocesi. La raccolta firme però, proseguirà presso il Comune fino al 20 dicembre. L’assessore alla cultura Marta Jerovante ci ha raccontato qualcosa in più in merito a quello che si intende realizzare con questa proposta di legge.

Un tempo la si chiamava “Educazione Civica” e senz’altro la maggior parte di noi ricorderà che veniva trattata in maniera molto superficiale, con una sola ora settimanale dedicata (nella migliore delle ipotesi le ore erano due). Spesso era “un’ora di buco”, presa alla leggera dagli alunni ma anche dagli stessi insegnanti che si limitavano a fornire un paio di nozioni base riprendendo qualche articolo della nostra Costituzione. Ora però tutto potrebbe ed anzi dovrebbe cambiare: se la proposta di legge venisse approvata, l’Educazione alla Cittadinanza potrebbe rientrare a pieno titolo tra le materie curricolari, senza nulla togliere alle altre in fatto di importanza. I tempi sono molto cambiati ed anche il mutamento della società è ancora progressivamente in atto: proprio per questo, come ci ha ben spiegato l’assessore alla cultura Marta Jerovante, “parlare di Educazione Civica risulta ormai obsoleto. Il termine “Educazione alla Cittadinanza” risulta sicuramente molto più appropriato perché racchiude una serie di significati e di aspetti importantissimi che devono essere anch’essi oggetto di uno studio approfondito”.

Educazione alla Cittadinanza significa innanzitutto educazione al rispetto dell’altro senza pregiudizi e con la giusta apertura mentale nei confronti di una società che ormai diventa sempre più multietnica; significa educazione ambientale, dal momento che non rispettare l’ambiente in cui si vive è sinonimo di mancanza di rispetto anche nei confronti di se stessi e di marcia verso una sorta di autocondanna. Si parla anche di educazione alimentare, considerando le varie problematiche che un’alimentazione scorretta può portare al livello di salute e il dilagare di vere e proprie patologie alimentari come anoressia e bulimia. "Disordini alimentari che colpiscono soprattutto i più giovani e che possono e devono essere prevenuti anche tra i banchi di scuola” - afferma decisa l’assessore alla cultura Marta Jerovante - “Si sa altresì che siamo ormai catapultati a tutti gli effetti nell’era digitale e multimediale che consente una grande riduzione dei tempi ed una maggior precisione in qualsiasi attività che si svolge attraverso l’uso della rete e di strumenti come tablet, smartphone e pc. Ma la rete e gli strumenti che consentono di accedervi, possono nascondere non poche insidie: un loro uso scorretto può portare a conseguenze non indifferenti(basti pensare ai diversi casi di un cyber bullismo che spesso ha indotto al suicidio chi lo ha subito). Si può quindi facilmente comprendere l’importanza dell’Educazione Informatica, che insegnerebbe ai ragazzi come utilizzare al massimo del loro potenziale e per scopi utili e divertenti i moderni strumenti tecnologici”.

Come da richiesta dell’assessore Jerovante e dello stesso Sindaco Domenico Nisi, è necessario informare correttamente su cosa si intende per Educazione alla Cittadinanza e su quali aspetti della società la materia andrebbe ad abbracciare. Solo la corretta informazione può fare in modo che risulti chiarissima la grande differenza con la “vecchia” Educazione Civica e che i cittadini sappiano davvero costa stanno per firmare.

Notizie da Noci

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