Presentato il DUC Noci Città Bottega: al via il percorso di progettazione partecipata per il rilancio del centro storico

09 14ducnociNOCI (Bari) – Distretto urbano del commercio al via. E Noci sarà il 54° comune della Regione Puglia ad attivarlo, ponendolo sotto il nome "Noci Città Bottega". Lo scorso giovedì 13 giugno infatti, nel chiostro delle clarisse, “il taglio del nastro” ad un percorso partecipato, voluto dall'amministrazione pubblica, che intende promuovere una politica organica di sviluppo e supporto al commercio diventando elemento di integrazione e coesione sociale, di sviluppo e salvaguardia del territorio e di contrasto alla marginalizzazione.

Vivere il centro storico è il fine, partecipare è il mezzo. Questo il claim scelto dalla regia composta dai giovani chiamati alle armi per comunicare la novità in città. Sotto la guida attenta e meticolosa del consigliere comunale, con delega al centro storico, Annamaria Gentile, l'evento di avvio del progetto ha visto susseguirsi gli interventi di ospiti e delegati di Confcommercio Puglia e Confesercenti Puglia. I DUC sono stati infatti introdotti dalla Regione Puglia nel 2008 con la l.r. 5/2008, di modifica alla l.r. 11/2003. Con la DGR n. 1640/2016 è stato approvato il protocollo d'intesa e la relativa scheda progettuale. Nel BURP n. 82/2017 è stato pubblicato il bando per l'avvio attività di costituzione. Attualmente in tutta la Puglia ne sono stati attivati 53. Nel caso specifico del Comune di Noci, il 28 novembre scorso veniva siglato dall’Assessore regionale Cosimo Borraccino, dal Sindaco Domenico Nisi, dal Direttore regionale della Confcommercio Giuseppe Chiarelli e dal Direttore regionale di Confesercenti Salvatore Sanchez il Protocollo d’intesa che dava il via al percorso per la costituzione del Distretto Urbano del Commercio di Noci. Il 15 febbraio il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’Atto costitutivo dell’Associazione, formata nel suo nucleo iniziale da Comune di Noci, Confcommercio Puglia e Confesercenti Puglia, e lo Statuto.

“Il Duc è la casa del cambiamento” ha dichiarato l'ing. Raphael Aboav, esperto della Confcommercio. "Ed esige una programmazione annuale" ha sottolineato la dott.sa Raffaella Altamura (Presidente prvinciale Confesercenti). "Adesso seguiranno una serie di fasi: l'insediamento del consiglio direttivo, composto da amministrazione e delegati delle associazioni partner, e pubblicazione di un bando rivolto a tutti gli stakeholder. Costituito il distretto, all'interno di un luogo precisamente perimetrato, sarà necessario poi stilare una programmazione: è necessario questa diventi annuale e mai finalizzata al solo Natale o eventi una tantum".

"In realtà un passo lo abbiamo già fatto" ha risposto il consigliere Annamaria Gentile alle parole della dott.sa Altamura. "Perimetrando il nostro luogo d'interesse, ovvero il centro storico. L'idea di portare il DUC a Noci è nato con l'architetto Claudio Fusillo. Oggi diamo il via ad un luogo fisico che abbiamo definito "bottega del DUC". Concludo dicendo che da oggi i nocesi hanno una possibilità; i risultati non saranno immediati ma tutti potremo sentirci attori del cambiamento". 

Ed infine, l'intervento più bello, il più stimolante di tutti. Quello del Manager di distretto DUC Ruvo di Puglia Marco Tortoioli Ricci che, interrogato dalla moderatrice Francesca Amatulli, ha dato "direttive" su come bisognerebbe porsi all'inizio di questa avventura. "Se prendessimo in esame il termine bottega capiremmo come stiamo inevitabilmente facendo riferimento ad un luogo in cui il sapere e saper fare vanno di pari passo. Ecco è a qui che bisognerebbe partire per aprirne delle nuove: ponendoci il quesito "Quale cambiamento possiamo essere in grado di produrre?" Il DUC èuna sfida: ci pone davanti alla necesità del cambiamento e ci mette alla prova sulle nostre capacità di rigenerare qualcosa. Dobbiamo essere noi in grado di capire quali sono i fattori da cui partire per generare il cambiamento. Dovremmo anche chiederci: perchè la gente, un turista, un giornalista, chiunque, dovrebbe venire a visitare Noci? Bisognerebbe avere delle visioni. Come possiamo strutturare una strada diversa? Sconvolgiamo le regole! Impariamo a disimparare. Il pericolo più grande sarà non riuscire ad ascoltare gli altri ma solo noi stessi. La parola centrale di tutte le programmazioni invece, dovrà essere ecosistema". 

Il Sindaco Domenico Nisi, che ha raggiunto l’assemblea per le conclusioni, ha ripreso quanto detto dall’architetto, ribadendo un messaggio che in più occasioni ha tentato di trasferire: "Vi invito a considerare la comunità come la casa di tutti. Noi possiamo fare cose importanti se abitiamo i luoghi con uno sguardo nuovo. Quando camminiamo dobbiamo guardare le cose, perché guardando ci accorgiamo di come cambiano. L’idea di Noci Città Bottega è venuta da un giovane architetto e di questo sono molto contento, perché il protagonismo dei giovani è una necessità del presente, non del futuro. Un ringraziamento a tutti i ragazzi che ci stanno già lavorando mi sembra doveroso. Loro hanno fatto il primo passo e ora non possiamo fermarci perché la strada da fare è tanta. Oggi inauguriamo anche una sede fisica anche per ridare vita a questo ex palazzo comunale e trasformarlo in uno spazio di partecipazione per chiunque voglia dare il suo contributo. Non è facile superare la tendenza al protagonismo del solo per intraprendere la strada della condivisione. Ma questa è la sfida vera che ci attende oggi".

Per l’occasione sono stati infatti inaugurati i locali adiacenti il Chiostro delle Clarisse, che ospiteranno un laboratorio di progettazione partecipata, all’interno del quale tutti coloro che vorranno aderire al progetto potranno confrontarsi e dare il proprio contributo alla costituzione del distretto.
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