Donati gli organi per il bene di altre persone

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BARI - Un gesto di assoluto altruismo e coraggio. Di attaccamento alla vita e omaggio a chi a quella vita è aggrappato con tutte le sue forze ed ora riesce a stare meglio. Questo il messaggio che il 42enne nocese, nato a Putignano ma residente nella cittadina dei tre campanili, ha lasciato alla comunità nocese. E' morto per una emorragia celebrale qualche giorno fa, ma si è reso protagonista insieme ad altri donatori di una tra le più importanti operazioni di trapianto di organi svolta al Policlinico di Bari la notte scorsa e che lo ha visto assoluto partecipe con la donazione di tre organi: cuore, fegato e due reni.

In tutto sono stati sette i trapianti eseguiti dai medici del Policlinico in piena notte. Il cuore del nocese, di raro gruppo sanguigno (AB), e' stato trapiantato a Pavia, mentre il fegato e' stato trapiantato a Torino. Nelle sale operatorie del Centro Trapianti e di Cardiochirurgia, che hanno visto una incessante attività chirurgica, si sono avvicendati ben 25 chirurghi, 4 anestesisti oltre al personale di sala (tecnici perfusionisti e infermieri). Gli interventi sono stati eseguiti dalle équipe di Cardiochirurgia diretta dal prof. Luigi De Luca Tupputi, di Clinica Chirurgica del prof. Vincenzo Memeo e del prof. Gino Lupo e di Urologia del prof. Francesco Selvaggi e del prof. Michele Battaglia. L'imponente attività dei medici ha permesso di salvare la vita ad un 44enne di Palo del Colle e ad un uomo di 50 anni di Barletta, oltre alle donazioni del nostro concittadino che hanno dato speranza ad almeno tre persone. Un gesto che non va assolutamente sottovalutato e che i nocesi farebbero bene a non dimenticare.
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