Protestano in piazza Garibaldi, sequestrato lo striscione

NOCI (Bari) - Un gruppo di cittadini di Noci, indignato dagli ultimi sviluppi della politica nazionale, ha deciso di protestare non solo contro il vero e proprio salvataggio di alcune liste del centro-destra, ma anche contro il metodo adottato, ossia quello del decreto "interpretativo", strumento che mette per l'ennesima volta in discussione la centralità del diritto nel nostro ordinamento. Domenica 7 marzo, intorno alle ore 11:30, è apparso in piazza Garibaldi uno striscione che, recitando "Decreto salvaliste vergogna", intendeva protestare contro la decisione del Governo di riammettere nella competizione elettorale le liste che non avevano rispettato i termini e le regole di presentazione.

Da vent'anni, queste regole sono state sempre applicate e mai, nella storia della Repubblica, ci si era spinti fino al punto di cambiarle a "giochi" già iniziati. Questo è potuto avvenire perché, in questa tornata elettorale, le liste coinvolte sono quelle legate al Presidente del Consiglio Berlusconi, capace di creare in una notte un provvedimento "ad listam" e di convincere il Presidente Napolitano a firmarlo senza troppe storie.

Il gesto di protesta, però, non è andato a genio ad alcuni anonimi e infastiditi cittadini che hanno prontamente allertato la Polizia Municipale, impegnata sulla carta a dirigere l'intenso traffico della domenica mattina. Immediata la reazione di un agente che ha subito intimato i manifestanti a rimuovere lo striscione. Di fronte al loro rifiuto, il vigile urbano ha provveduto di persona alla rimozione e al sequestro dello striscione tra gli applausi ironici della folla divertita.

Ancora una volta il principio dell'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, sancito dall'art. 3 della Costituzione, è venuto meno: da una parte un governo che stravolge a colpi di decreto un procedimento inderogabile, dall'altra i cittadini che non possono liberamente esprimere il proprio dissenso. L'ennesimo duro colpo alla libertà di espressione e allo Stato di diritto.