NOCI (Bari) - Dovranno rispondere del reato di "abbandono e deposito incontrollato di rifiuti speciali e pericolosi" le tre persone, tutte nocesi, denunciate all'autorità giudiziaria dopo un blitz della Stazione locale del Corpo Forestale dello Stato nella periferia del paese. In contrada Vecchio capannoni industriali che un tempo erano stati adibiti ad autofficina e a laboratorio di lavanderia industriale sono stati sequestrati insieme ad alcuni automezzi e fusti di latta abbandonati. Tutti rifiuti trovati in avanzato stato di decomposizione fisica.
Secondo gli agenti in undici fusti di latta erano contenute sostanze oleose, probabilmente olio minerale esausto per automezzi. Mentre in un centinaio di fusti in plastica vi erano contenuti sgrassanti e detergenti. In più all'interno dell'area sottoposta a controllo sono stati sequestrati dodici serbatoi di plastica e due vasche di decantazione a servizio dell'impianto di depurazione con all'interno sostanza liquida. Nel locale annesso all'impianto di depurazione sono stati trovati, sul fondo non impermeabilizzato, fanghi di depurazione e nel capannone lavanderia/stiratura industriale numerosissimi carrelli colmi di biancheria da avviare al ciclo di lavaggio, proveniente da strutture ospedaliere e alberghiere.
Tutto fa pensare ad una vera bomba ecologica anche perché le sostanze chimiche ed i liquidi vari lasciati in stato di abbandono e non adeguatamente smaltiti, secondo gli agenti della forestale possono provocare pericolose conseguenze sull'ambiente inquinando suolo, sottosuolo, e falda acquifera. Sui titolari di autofficina ed ex lavanderia pende ora un pesante capo d'accusa. In un'altra zona però, molto più vicina al centro abitato, e precisamente tra via Di Vittorio e via Vasconi, risiedono abbandonati altri fusti di latta di non meglio precisata natura.