Violento scontro a Verona, muore cittadino nocese

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NOCI (Bari) - Dapprima si rincorrevano solo strane voci, poi la drammatica certezza. Ha origini nocesi Vito Trisolini, l'uomo rimasto vittima in un incidente stradale sabato notte a Verona. A distanza di quasi un mese dalla drammatica scomparsa dell'Assessore Pietro Argenta, un altro cittadino nocese perde la vita in un incidente automobilistico fuori dalle mura cittadine e regionali. (Foto Dienne)

 

Viaggiavano in quattro su una Renault Clio che è andata a schiantarsi quasi frontalmente con un suv all'interno di un sottopasso situato in viale Faccio nel capoluogo veneto. La Clio su cui viaggiavano i quattro amici, tre dei quali della polizia penitenziaria nel carcere di Montorio, nell'affrontare la semicurva nel sottopasso di viale Faccio sono andati a sbattere contro un Suv Honda Crv con una coppia a bordo. Alla guida della Clio c'era Luca Galeotti, 37 anni, nativo della provincia romana, ma residente a Verona, assistente capo della polizia penitenziaria a Montorio, vicesegretario provinciale del Sappe che è il sindacato maggiormente rappresentativo della polizia penitenziaria, deceduto sul colpo. L'auto però era del collega Sicca. In uno dei posti dietro vi era seduto Vito Trisolini, unico civile a bordo, 44 anni, nativo di Noci ma residente da poco tempo a San Martino Buonalbergo, anche lui morto sul colpo perché sbalzato fuori dall'abitacolo al momento dello scontro.

Sembrano invece migliorate anche se sono ancora ricoverati presso l'ospedale di Borgo Trento in prognosi riservata e tenuti in coma farmacologico le condizioni degli altri due colleghi, Pasquale Volpe, 36 anni, vicesovrintendente, e Francesco Sticca, 42 anni, assistente risultato essere proprietario del veicolo. Sul Suv viaggiava invece una coppia composta da Francesca Camparotto, 39enne veronese, ed Emanuele Finardi, 40 anni, milanese; entrambi sono stati portati in pronto soccorso a Borgo Trento per ferite lievi. Secondo la ricostruzione della polizia stradale di Legnago che sabato sera ha rilevato l'incidente, la Clio, dopo aver affrontato la semicurva ha sbandato ed ha impattato contro il Suv nella parte laterale destra, perché s'è quasi girata su sé stessa invadendo la carreggiata su cui viaggiava la Honda. Galeotti è morto al volante. Trisolini invece, è stato sbalzato fuori, morendo sul colpo per i politraumi riportati.

Sul posto oltre alla stradale anche i carabinieri che hanno dato una mano nel dirigere il traffico e i vigili del fuoco che hanno estratto i feriti incastrati nella Clio completamente accartocciata. Sul posto alcune ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti tutti all'ospedale di Borgo Trento, mentre le salme dei due deceduti sono state composte nelle celle mortuarie del cimitero monumentale e sono a disposizione del magistrato.

 

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