I Forestali in prima linea per la prevenzione di incendi

07-07-Sovr._Giovanni_PosaNOCI (Bari) - Con la stagione estiva ritorna anche il pericolo costante di incendi. Dati i primi focolai già apparsi sul territorio nocese, lungo la provinciale per Gioia del Colle ed in via Gianbattista Ceci sul finire del mese scorso ed in vista della presentazione della campagna "Prevenire è meglio che bruciare", abbiamo rivolto qualche domanda al Sovraintendente Giovanni Posa (in foto), Comandante della stazione locale del Corpo Forestale dello Stato.

Proveniente dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Posa è effettivo alla stazione nocese dal 1° gennaio 2011 in sostituzione a Tommaso Masi andato in pensione. Il Sovraintendente, tra i vari riconoscimenti e la copertura di ruoli e mansioni, è anche "Esperto Repertatore" e conoscitore di "Tecniche ed investigazione di incendi boschivi", titoli che sicuramente gli consentono un maggiore appeal con il tema di discussione soprattutto quando gli incendi sono di natura dolosa.

Sovraintendente, che territorio è quello nocese?

Noci ha una estesa zona agraria ed un ampio spazio boschivo. Specificatamente, per quanto riguarda i boschi, il territorio compreso tra Alberobello, Noci e Putignano, è l'unico areale presente in Italia di un particolare tipo di quercia, il fragno. Per me questo è un patrimonio che dovrebbe essere valutato dagli abitanti e soprattutto difeso dagli incendi. Non essendo il fragno albero autoctono della zona ma di origine mediorientale, ed esprimendo l'unico ceppo italiano ed europeo, dovrebbe essere salvaguardato. Noi ci impegniamo a farlo.

Come fate a capire quando è il momento di alzare la guardia e stare in uno stato di massima allerta per gli incendi?

Innanzitutto seguiamo una direttiva di carattere amministrativo. Quest'anno con il D.R. n. 424/2011 del Presidente della Giunta Regionale dal 15 giugno, e con validità fino al 15 settembre, è scattato il periodo di "massima pericolosità". Di conseguenza ci siamo organizzati al meglio per rispondere ad eventuali emergenze.

Di solito con voi ci sono i volontari della Protezione Civile. In che rapporto siete e in che modo vi dividete i compiti?

Per quanto riguarda il tema incendi è molto preziosa la collaborazione con le diverse associazioni di protezione civile presenti a Noci. Sia con San Pio che con il Gabbiano siamo in ottimi rapporti e collaboriamo in sinergia per affrontare l'incendio. Leggermente diversa è la situazione con i Vigili del Fuoco. A loro spetta la gestione delle aree antropizzate mentre noi ci occupiamo prevalentemente di arre boschive, seminativi ed incolti. Ma anche con loro vi è un'ottima collaborazione.

Da dove deriva questo spiccato "senso del dovere" nei confronti dei boschi?

Penso dall'esperienza. Ho trascorso 9 anni al Comando Stazione di Altamura ricoprendo il ruolo di Vicecomandante nel 2003. Dal 2004 al 2008 ho ricoperto lo stesso ruolo al medesimo Comando Stazione, ma con competenza esclusiva del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Un ruolo che mi ha fatto specializzare sempre di più nella tutela e nella salvaguardia del territorio boschivo.

Come si può prevenire un incendio?

Innanzitutto difendendo il proprio terreno privato dall'incendio. Ovvero attuando tutte quelle azioni atte a prevenire il fenomeno incendiario attraverso alcune operazioni colturali da attuarsi solo in alcuni periodi dell'anno e con precise modalità. Infatti molti operatori del settore (agrari, zootecnici) sono stati simpaticamente ribattezzati "sentinelle del territorio" perché sono tra i primi a riconoscere l'espandersi di un focolaio e /o la gravità di un incendio. Per tutti comunque vale la richiesta di chiamare il 1515 ad ogni avvistamento.

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