Zingari: dall’elemosina alle minacce, paura per un esercente del centro

10-03-via_Principe_UmbertoNOCI (Bari) - È entrata in un'attività del centro e ha preteso l'elemosina. Al rifiuto della commerciante sono scattate le ingiurie e le minacce. Brutta avventura per un'esercente del centro cittadino che venerdì mattina ha visto entrare nella sua attività una zingara vestita con abiti scuri che chiedeva l'elemosina. Con sé la zingara aveva un passeggino e diceva di essere incinta.

La girovaga però non chiedeva qualcosa per sé o per la presunta figlia che portava in grembo, ma denaro contante. La commerciante al contrario si proponeva di offrire i prodotti della sua attività, una pasticceria, al fine di poter comunque dare qualcosa da mettere sotto i denti. Niente da fare. Per la zingara o soldi o niente. Al rifiuto dell'esercente, la zingara ha iniziato a proferire brutte parole all'indirizzo della malcapitata e ad avere una violenta discussione verbale che, secondo la versione fornita dall'esercente stessa, culminava con la frase: "Io verrò tutti i giorni fino a quando non mi darai qualcosa. E se non lo farai ti mando mio padre e i miei fratelli". Frase di un certo effetto che ha scosso la commerciante.

Fortunatamente poi la zingara se n'è andata ma è rimasta nella mente della commerciante nocese la spiacevole vicenda. "Io l'avrei aiutata volentieri - ci dice - consegnandole alcuni dei miei prodotti da forno. Lo faccio sempre quando qualcuno me lo chiede. Ma da qui a pretendere i soldi, di coraggio ce ne vuole. Manca solo che ci chiedano il pizzo!" La commerciante ci dice ancora che il passaggio di zingari e rom nella sua attività e in quelle degli altri esercenti posti nella sua stessa via è praticamente quotidiano, ma che mai si è verificata, anche ai suoi colleghi, una cosa simile.

Il fatto non è stato denunciato a nessun organo di polizia ma la commerciante spera che attraverso l'intervento dei mezzi di comunicazione gli organi preposti prendano qualche provvedimento in materia.

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