Dissodamenti abusivi, nei guai nocese proprietario di terreni

10-17-sequestro_terreno_cfsNOCI (Bari) - Ha tentato di dissodare il terreno per renderlo seminativo e poterci lucrare sopra causando però l'alterazione definitiva dello stato fisico dei luoghi nonché l'aspetto esteriore del territorio e del paesaggio. Finisce così nei guai un proprietario di terreni siti in località Gemma d'Arrigo, sulla provinciale per Mottola, che è stato pescato dagli agenti del Corpo Forestale di Noci proprio mentre erano in svolgimento i lavori abusivi di dissodamento.

Gli agenti del locale Comando Stazione Forestale sono così intervenuti sequestrando (provvedimento nella foto in alto) i terreni della superficie complessiva di mq. 2.000 siti in agro di Noci alla località "Gemma d'Arrigo – Mandria delle Monache", sui quali erano stati effettuati lavori abusivi di dissodamento consistenti nella scarificatura del suolo e frantumazione meccanica della roccia calcarea, al fine di cambiare la destinazione d'uso degli stessi da pascolo naturale e bosco quali erano, a terreno seminativo.

IL REATO - I forestali sono intervenuti in quanto hanno ritenuto che il proprietario con la sua condotta illecita abbia concretizzato il reato di cui all'art. 733 bis del codice penale. Questo nuovo reato è stato introdotto di recente dal D.Lgs. 7 luglio 2011 n. 121, che punisce con l'arresto fino a un anno e mezzo e l'ammenda fino a 3.000 euro, chiunque, fuori dei casi consentiti, distrugge un habitat all'interno di un sito protetto, o comunque lo deteriora compromettendone lo stato di conservazione. Si perché parte del terreno dissodato costituiva una radura di un vasto complesso boscato di essenza quercina (Quercus trojana – fragno) di notevole pregio naturalistico e ambientale, pertanto sottoposta a vincolo paesaggistico, mentre la restante parte costituiva un pascolo naturale permanente.

10-17-terreno_sequestratoI VINCOLI - L'intera superficie dissodata risultava altresì sottoposta a vincolo idrogeologico e a vincolo paesistico dal P.U.T.T./paesaggio della Regione Puglia (Piano Urbanistico Territoriale Tematico del "Paesaggio") in quanto ricadente nell'Ambito Territoriale Esteso di valore rilevante "B" (in foto). Inoltre i terreni rientrano nel "Sito d'Importanza Comunitaria" zona (S.I.C.) specificatamente nell'habitat classificato come Ambiente Misto Mediterraneo. Il sequestro è stato operato in quanto i lavori di dissodamento non si potevano effettuare sia perché le Norme Tecniche di Attuazione del P.U.T.T./paesaggio vietano il danneggiamento delle specie vegetali autoctone, l'eliminazione di componenti dell'ecosistema e la modificazione dell'assetto idrogeologico, sia perché nelle zone S.I.C., essendo aree naturali protette, non sono consentiti interventi che alterino in modo sostanziale e stabile la morfologia del sito.

Per questi motivi il proprietario dei terreni esecutore dei lavori, residente a Noci, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria.

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