Fulmine sul campanile: notte fuori casa per i residenti e danni stimati per 1milione di euro

01-26-via-campanile-macerieNOCI (Bari) - Notte fuori casa quella appena trascorsa per quattro famiglie nocesi che abitano nei pressi della chiesa  Maria SS della Natività colpita ieri dalla sciagura delle intemperie. Di queste persone, tre sono ospiti di parenti ed amici mentre una signora, una cittadina georgiana residente regolarmente a Noci, è ospite presso la struttura centrale del ricovero Sgobba. I suddetti interessati hanno dovuto abboandonare la propria casa in seguito dell'ordinanza sindacale emessa ieri pomeriggio dal primo cittadino Piero Liuzzi per evitare il pericolo di un possibile crollo del campanile dell'edificio ecclesiastico.

01-26-ordinaza-sgomberoLe case oggetto dell'ordinanza sindacale, n. 14 al prot. N. 1267 (in riproduzione fotostatica), sono quelle insistenti su via Campanile (la via interessata dalla caduta dei massi) e gli accessi in via Purgatorio, via Porta Barsento e via San Leonardo. La zona, che praticamente circonda la chiesa Maria SS della Natività, è totalmente transennata e sottoposta a sorveglianza da tutte le forze dell'ordine. È fatto divieto ai residenti accedere nei propri alloggi sino a nuovo ordine. Intanto arrivano i primi provvedimenti in tema di sicurezza. Il Ministero dell'Interno, letto i rapporti dei Vigili del Fuoco e dei tecnici che hanno svolto il sopralluogo in data di ieri, ha emesso il decreto di inagibilità del luogo di culto. Nessuno può avvicinarsi alla matrice. Intanto si procede ad una provvisoria stima dei danni. Secondo un primo calcolo forfettario, formulato dai tecnici, il lampo caduto ieri mattina sulla cuspide della torre campanaria (foto in basso) che ha provocato il distaccamento di quasi tre metri di cemento, si aggirerebbe intorno al milione di euro.

01-26-torre-campanaria-altoDi fronte a questa stima il Sindaco ha sollecitato l'intervento della Regione Puglia che ha risposto con la seguente nota diramata a tutte le fonti d'informazione: "Su espressa sollecitazione del Presidente Vendola, stiamo predisponendo tutti gli atti utili all'erogazione di un adeguato contributo per la ricostruzione del campanile della chiesa madre di Noci, colpito questa mattina (ieri ndr) da un fulmine". Lo comunica l'Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. "L'immediatezza della nostra risposta - ha commentato Amati - è adeguata e funzionale a rimarginare una ferita inferta dal mal tempo ad un pezzo importante della nostra cultura architettonica, della cui bellezza abbiamo sempre tratto motivi di propaganda, e che per la comunità nocese si situa tra le icone più emblematiche della fede e della tradizione. "Per fortuna l'evento - ha aggiunto l'assessore - non ha prodotto conseguenze sulle persone presenti all'interno della chiesa al momento del crollo. "Ringrazio il Sindaco di Noci - ha concluso - che sta gestendo l'intera vicenda con puntualità, adottando tutti gli atti contingibili ed urgenti che il caso suggerisce, orientato dal raggiungimento dei più canonici criteri di sicurezza dei luoghi, e così proteggendo i cittadini da ogni conseguenza susseguente ed ulteriore".

LA RIFLESSIONE DEL SINDACO LIUZZI - "Abbiamo perso lo skyline che più avevamo a cuore. Il profilo inconfondibile dei tre campanili che svettavano verso il cielo è l’orgoglio di Noci e dei nocesi, identifica tutta la comunità cittadina. E’ andata distrutta la caratteristica cipolla, la parte apicale del campanile barocco rovinando sulla cupola del presbiterio che risulta gravemente danneggiata. Secoli fa venne mozzata, sempre a causa di un fulmine, la cuspide della chiesa delle Clarisse. Secoli fa un fulmine colpì la stessa Collegiata durante i festeggiamenti in onore del patrono San Rocco. Quasi un’attrazione fatale fra questi manufatti di pregio artstico-storico-architettonico con le forze della natura, quelle che, un tempo, la grande campana Maria - montata sullo stesso campanile – mitigava con i suoi rintocchi fatti risuonare durante i temporali. L’Amministrazione comunale concorre con le autorità compete tenti alla messa in sicurezza dell’area interessata dal crollo. La sicurezza ora è la prima nostra preoccupazione. E chiediamo scusa, pertanto, ai cittadini che subiranno momentaneamente i disagi delle inagibilità delle abitazioni vicine".

È attesa per stamattina invece la delegazione predisposta dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Storici della Provincia di Bari per valutare lo stato dei luoghi ed avviare l'iter per i lavori di restauro e ricollocamento.

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