Questa esposizione non s'ha da fare?

03-26-Angiulli-PadovanoNOCI (Bari) - Problemi alla luce del sole per l'esposizione delle statue dei misteri. Il comitato promotore, che ha già stilato il programma per gli eventi della settimana prossima, sta riscontrando serie difficoltà per l'esposizione post processione delle statue che compongono uno degli avvenimenti più suggestivi e caratteristici della settimana santa nocese.

A denunciare pubblicamente la situazione è Nicola Angiulli (in foto con il Vescovo Padovano), presidente del comitato organizzatore. «Purtroppo l'amministrazione comunale - esordisce Angiulli - ci sembra sorda alle richieste della cittadinanza». Il presidente si riferisce al diniego da parte dell'amministrazione comunale della concessione temporanea a titolo gratuito del Chiostro delle Clarisse per l'esposizione delle statue.

Il tutto nasce da una lettera inviata dal comitato all'ente comunale e protocollata in data 27 febbraio. Nella missiva, facendo riferimento all'eccezionale avvenimento dell'inagibilità della chiesa matrice, si chiedeva l'allocazione delle statue all'interno del chiostro delle clarisse, ritenuto dagli scriventi luogo idoneo e di forte valenza storica, per la sacra esposizione. Il rifiuto giunge circa una decina di giorni più tardi. In una risposta di quattro righe l'ente liquida il comitato adducendo alla programmazione di una mostra (quella di Faccincani ndr) da tenersi nel medesimo luogo dal 1 al 29 aprile.

Oggi però è in programma un incontro tra genio civile, responsabili regionali, comunali  e della chiesa, per valutare l'inagibilità o meno della chiesa Maria SS della Natività, colpita il 25 gennaio scorso da un fulmine e dichiarata inagibile. Per questo tutte le funzioni, sono state dirottate nella chiesa di Santa Chiara, sede permanente delle statue dei misteri.

Dal risultato del sopralluogo si saprà se la chiesa principale del paese potrà essere restituita alla cittadinanza o meno. Se la chiesa può essere riaperta al culto le difficoltà per il comitato si ridurrebbero organizzando l'esposizione nella stessa chiesa di Santa Chiara. «Se questo al contrario non dovesse accadere - dichiara Angiulli - l'esposizione sarebbe seriemente compromessa».

Eppure di alternative ce ne sarebbero. Le proposte avanzate dallo stesso comitato sono due. La prima sarebbe di posticipare di qualche giorno l'apertura della mostra cercando di trovare una soluzione comune circa la tempistica dei due avvenimenti. La seconda vedrebbe lo spostamento della mostra all'ex palazzo della pretura oggi Palazzo della Corte. «In un caso o nell'altro - chiosa Angiulli - ci vedremmo comunque ad organizzare il tutto nell'arco di pochissimi giorni. Se si considera che solo i portatori sono più di 200 provenienti anche da altre città, si immagini l'immenso lavoro che c'è da fare». Le preoccupazioni sono molte, il tempo poco.

Notizie da Noci

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