2 giugno, al corteo senza reduci spazio alle nuove generazioni

06-04-scolaresche-corteoNOCI (Bari) - Doveva essere la festa dei cittadini e così è stata. Una celebrazione, quella del 2 giugno, sentita e seguita che ha visto la partecipazione di un discreto numero di persone legate ai sentimenti di patria e di Repubblica. Ma è anche stata la celebrazione delle assenze illustri. Non vi hanno preso parte infatti la delegazione dei Reduci e Combattenti, da sempre vicini a questo tipo di manifestazioni, ed il rappresentate dell'Aeronautica Militare Col. Nicola Angiulli, anche lui fino a questo momento sempre presente. In compenso tantissimi giovani e giovanissimi delle scuole Positano e Da Vinci.

06-04-partenza-corto-repubblicaUna manifestazione che ha preso avvio da Largo Diaz (centro storico) e si è mosso verso il monumento del milite ignoto di via Calvario. Un corteo aperto e guidato dalla banda cittadina Sgobba che per tutto il percorso ha suonato i brani classici della tradizione militare (come ad esempio La Canzone del Piave) e l'inno nazionale. Successivamente il corteo si componeva delle associazioni di volontariato San Pio, il Gabbiano, la Croce Rossa Italiana e l'Associazione Nazionale Carabinieri, la corona d'alloro scortata dai militari dell'Arma della stazione locale, gli amministratori e politici locali capeggiati dal primo cittadino Piero Liuzzi e dal Presidente del Consiglio Comunale Enzo Notarnicola.

Di seguito tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine operanti sul territorio nocese tra cui: il Mar. Lorenzo Zaccaria, luogotenente del comando stazione carabinieri di Noci, il Sovr. Giovanni Posa, comandante della stazione territoriale del Corpo Forestale dello Stato, il Cap. Gianvito Vavallo, comandante della Polizia Locale. Unico rappresentante delle forze armate (oltre i Carabinieri) un delegato dell'Esercito Italiano. Chiudevano il corteo i bambini della scuola elementare Positano e gli studenti del liceo scientifico Leonardo Da Vinci.

06-04-amministratori-forzeArrivato al monumento dedicato alle vittime di tutte le guerre, i rappresentanti amministrativi e forze dell'ordine hanno depositato una corona d'alloro. L'alza bandiera e l'inno nazionale hanno sottolineato il momento celebrativo. Il resto è nelle parole del sindaco Liuzzi: «la partecipazione a queste manifestazioni ancora vive e sentite è la testimonianza che la storia recente è ancora viva nella comunità cittadina». E poi ancora un pensiero alla scuola di Brindisi colpita da un vile attacco di assurda violenza che ha scaturito un applauso spontaneo dei presenti, il monito alla politica tratto dal discorso del Presidente della Repubblica a non cadere nel vuoto, la storia comune degli anni post conflitto mondiale e la chiusa con lo sguardo rivolto all'Europa Unita.

Dopodiché il corteo si è mosso per via Cavour e si è sciolto con un saluto di congedo sulla piazzetta di via Principe Umberto.

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