Diversabili: niente parcheggi ad personam, la Municipale difende l’interesse pubblico

via-matteottiNOCI (Bari) - Difetti di comunicazione nella pubblica amministrazione. O forse no. Con una nota protocollata il 4 febbraio del 2009, una ragazza diversamente abile ha richiesto all'amministrazione pubblica di allocare un parcheggio riservato alla categoria in via Matteotti dove questi vi risiede. Da allora sono passati tre anni e quattro mesi e la ragazza non solo non ha visto soddisfatta la sua richiesta, ma non ha neanche avuto alcuna risposta dal comune.

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La situazione, all'apparenza pendente, è nelle mani del comando di Polizia Municipale di Noci, al quale è demandata dal Sindaco la regolarizzazione degli spazi consoni alla sosta per diversabili. Dopo una rapida verifica negli uffici comunali è emerso che la richiesta è stata consegnata all'ufficio protocollo del comune e catalogata al n. 001952 dello stesso giorno d'arrivo. Il personale ha poi provveduto a smistarla al comando di PM. Da qui poi però non si è mosso più nessuno, tantomeno nessuno ha provveduto a comunicare alla richiedente l'esito della sua missiva.

A sbrogliare la matassa è il comandante di Polizia Municipale, Cap. Gianvito Vavallo, il quale dice: «L'autorizzazione alla concessione dei parcheggi è discrezionale. Nel caso specifico di via Matteotti non è possibile predisporre un'area riservata di sosta per disabili perché potrebbe pregiudicare il transito ed il traffico veicolare. Da quell'anno inoltre abbiamo deciso di non soddisfare più quel tipo di richieste».

Il comandante si riferisce alla scelta più generalizzata e meno speculativa di istituire aree di sosta per disabili dinanzi o nei pressi di uffici pubblici o sedi di servizi medici (come le farmacie) a discapito di quelle indicate su richiesta dei privati cittadini. E per quanto riguarda la comunicazione? «Ci si avvale in genere del silenzio-diniego- spiega ancora Vavallo- Nessuna comunicazione significa nessun parcheggio. In più ad oggi, la richiesta è da considerarsi decaduta».

Insomma, la linea seguita dal comando locale di Polizia Municipale è quella di adempiere ai propri doveri senza favorire nessuno ed evitare il più possibile il proliferarsi di situazioni speculative sull'argomento. Nessun difetto di comunicazione quindi secondo la Polizia Municipale. Anche se ci poteva essere un ulteriore interessamento da parte della richiedente questa non è da considerarsi la prassi. E pur vero che d'altra parte una lettera di diniego con motivazione non avrebbe scaturito questa empasse comunicativa tra la richiedente, che rimaneva in attesa di riscontro, ed i vigili urbani per i quali la pratica era già chiusa (e cestinata).

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