Chiude il Tribunale di Putignano, cause trasferite a Rutigliano

putignano-tribunaleNOCI (Bari) - Chiudono gli uffici giudiziari di Putignano. La sede distaccata del Tribunale di Bari per effetto del Decreto Legislativo del 7 settembre 2012 chiuderà i battenti. A partire dal 14 settembre prossimo tutte le cause si discuteranno presso la sede distaccata di Rutigliano, in proroga per i prossimi 5 anni. La notizia della chiusura del palazzo giudiziario di Putignano circolava già da un annetto a questa parte e l'amministrazione comunale putignanese, assieme a quelle del circondario, ha tentato più volte di dissuadere il Ministero di Giustizia dal chiudere la sede distaccata del tribunale barese sita nella città del carnevale.

Grazie anche all'interessamento attivo del Presidente del Tribunale di Bari Vito Savino, il Ministro Anna Maria Cancellieri ha firmato ieri mattina una proroga di cinque anni per alcune sedi distaccate del tribunale barese. Nel nuovo quadro delle sedi distaccate della provincia di Bari le cause civili e penali, sia pendenti e sia nuove, di Monopoli e Putignano saranno trasferite a Rutigliano, mentre quelle di Bitonto e Acquaviva andranno a Modugno. Completa il quadro Altamura che rimane invariata.

«Per quanto riguarda la situazione di Bari - spiega Savino al Corriere del Mezzogiorno - il tribunale non viene toccato e questo rappresenta una vittoria, considerando la carenza di spazi che ci troviamo ad affrontare ogni giorno. Siamo riusciti a salvare anche Modugno, Altamura e Rutigliano, anche se io avevo chiesto la proroga per tutte le sedi distaccate, ad eccezione di quella di Acquaviva dove i locali utilizzati dalla giustizia erano in fitto. Infine ho chiesto e ottenuto che le sedi ancora attive si occupino non solo dei procedimenti pendenti ma anche di quelli di nuova istituzione».

Ha ragione di esultare il Presidente Savino. Cinque saranno infatti le sedi periferiche che scompariranno in provincia di Lecce (Campi Salentina, Casarano, Gallipoli, Galatina e Tricase); quattro nel Brindisino (Fasano, Francavilla Fontana, Ostuni e Mesagne); altrettanti saranno quelli destinati a sparire in provincia di Taranto (Ginosa, Grottaglie, Martina e Manduria), per loro nessuna proroga.

Al momento il provvedimento non riguarda le sedi dei Giudici di Pace, ma tra gli interventi legislativi che regolano il riordino della geografia giudiziaria è prevista la soppressione di 667 uffici. Per questi è prevista una nuova mannaia nel 2014.

Intanto la Regione Puglia per bocca del Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, tenta di giocarsi la carta referendum, ma le previsioni sono tutt'altro che ottimistiche.

 

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