Contenitori delle urine per strada, scattano i controlli

03-11-via-gallo-contenitoriNOCI (Bari) - Contenitori delle urine usati buttati nei cassonetti della plastica e per terra. È quanto ci hanno segnalato alcuni cittadini nocesi che hanno fotografato la situazione in via Mons. Luigi Gallo (in foto). Mentre l'amministrazione comunale è impegnata a far fronte all'emergenza "raccolta differenziata" qualcuno ha pensato bene di infischiarsene delle regole e conferire i rifiuti sanitari in un normale cassonetto dedito alla raccolta della plastica.

03-11-cassonetto-contenitorLa situazione è tanto più grave quanto assurda. Lo smaltimento dei rifiuti sanitari è regolamentata dal decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, in cui vengono catalogati i diversi tipi di rifiuti sanitari e la metodologia per il loro successivo smaltimento. Nel caso specifico i contenitori delle urine non sono solo semplici "rifiuti speciali" ma vengono catalogati come "Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo" qualora siano contaminati da: sangue o altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo visibile; feci o urine, nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente una patologia trasmissibile attraverso tali escreti; liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardico o liquido amniotico. Questi rifiuti sanitari sono individuati dalle voci 180103* e 180202* del Catalogo Europeo dei Rifiuti.

Ora, non si conosce bene quale sia stato il contenuto delle provette rinvenute in via Gallo, in massima parte vuote, ma leggendo la disposizione di legge si capisce quanto un atto del genere sia completamente illegale. Inoltre non è dato sapere se i contenitori stessi siano stati sterilizzati prima di essere depositati nel cassonetto di via Gallo. «È importante segnalare tempestivamente alle autorità competenti questo tipo di ritrovamenti» denuncia il dott. Angelo Ancona, a capo dell'Ufficio Igiene dell'Asl di Noci. «La segnalazione ci permette di intervenire tempestivamente sul posto, recuperare il materiale, ed avviare un'indagine specifica in coordinazione con altri uffici e forze dell'ordine».

A tutto questo vi si aggiunge il fatto che sui tappi dei contenitori erano ancora scritti i nomi dei pazienti di riferimento. «Chi ha fatto questo gesto – continua Ancona – continuerà a farlo». Ma d'ora in avanti dovrà guardarsi dai controlli che gli uffici dell'Asl e le forze dell'ordine stanno mettendo in atto sul territorio.

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