Evasione da 8mln di euro, gioielli e champagne con i soldi dell’azienda

04-03-clinica-GPIINOCI (Bari) - Ancora guai giudiziari si profilano all'orizzonte di Francesco Ritella. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito un sequestro preventivo d'urgenza di beni per 8 milioni di euro nei confronti degli amministratori della società Kentron Srl di Putignano, di cui lui è l'amministratore di fatto. L'imprenditore di origini nocesi ma da anni trasferitosi a Putignano, ex patron della Nuova Polisportiva Noci, il "senatorino", come lo chiamano in città, vede ancora una volta la magistratura interessarsi delle sue attività.

Secondo il pm Francesco Bretone che sta conducendo le indagini in merito, gli amministratori della società Kentron srl che gestisce la Giovanni Paolo II, una struttura sanitaria privata convenzionata con la Regione Puglia già al centro di un'altra inchiesta, avrebbero evaso il fisco per una somma pari al sequestro preventivo con lo stesso schema per cui Ritella è indagato per il crac della "il.cam srl".

In sostanza i soldi venivano "distratti" dalle casse della kentron a favore degli stessi amministratori o di aziende terze. «Parte del denaro sottratto all'Erario – scrivono gli inquirenti - è stato dirottato verso soggetti privati quali amministratori e dipendenti della società o utilizzato per spese voluttuarie e tese a soddisfare bisogni personali degli amministratori». E così via con spese pazze come acquisti di gioielli, orologi, abbigliamento d'alta moda, champagne e vini pregiati. Nulla a che vedere con la gestione di un'azienda sanitaria. In più la procura contesta agli amministratori una spesa di 510mila euro per cause da «stress da lavoro» per i propri dipendenti.

Per la Procura di Bari lo schema era, così come per la il.cam srl, prosciugare le casse della società per indurla al fallimento. L'intervento d'urgenza è servito ad arrestare l'emorragia finanziaria. Le indagini riguardano il periodo che va dal 2007 al 2013 e nel registro degli indagati finiscono oltre a Francesco Ritella, Angelo Rocco Colonna e Francesco Paolo Tannoia, il primo amministratore unico della società fino al 2009 e il secondo a partire da quella data, Carmela Sisto, Leonardo e Vita Loparco, rispettivamente direttore dei servizi generali, direttore generale amministrativo e responsabile risorse umane del Giovanni Paolo II. I sei indagati rispondono, a vario titolo, di omesso versamento di ritenute certificate, omesso versamento di Iva, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e di appropriazione indebita.

La stessa procura ha nominato un custode giudiziario che disporrà della gestione dei conti della clinica.

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