Su RarefAZIONI FUTURISTe: ovvero di poesia e visioni

2009_01_03_futurismo_6NOCI - La primavera era tutta nel Palazzo della Corte, nel cuore della città, solo l'inverno era rimasto fuori dalle porte. Gli spettatori potenziali, giunti con ombrello alla mano e sorriso negli occhi cercavano di capire cosa mai potesse attenderli salendo quelle scale che avvicinavano idealmente e concretamente al fulcro della "questione". La questione aveva un titolo: "RarefAZIONI futuriste".

 

Un netto riferimento ad un movimento artistico-letterario di inizio secolo scorso fatto di veli e punte, possibilità in alternanza di linguaggi e situazioni. Colori, suoni, sensazioni acuminate che rifuggono il dimenticatoio, che sembrano oggi più vive che mai a cent'anni dal loro esordio, quando il caro Marinetti, nel 1909, ebbe la sua folgorazione creativa fattasi manifesto e pubblicata all'epoca su "Le Figarò". E così l'arte si fa AZIONE rara, una reinterpretazione futurista libera svincolata dai dubbi, da se o ma: prendere o lasciare. Ore 20.00 circa, tutto è oramai pronto. Massimiliano Manieri, l'artista-poeta protagonista della serata riscalda la voce, la strumentazione tecnica è accesa, come la sala che riluce nel rosso riverbero della seta, adagiata in parte sul pavimento e tra le pareti. Tutto è perfetto.

 

2009_01_03_futurismo_5Ultimi scambi di battute prima di cominciare con Antonio Natile, art director della serata che ci ha visto bene, che ha osato con una filologia della poesia che partita da "Sempre Nuova è l'alba", (una conferma di nomi e presenze alla sua terza edizione), ora si è involata verso territori più particolaristici e studiati, su un terreno sperimentale, con la sana voglia di mettersi in gioco in maniera sbalorditiva come la macchina messa in moto. Il backstage ha preso il via il sabato mattina, sotto una pioggia beneaugurante con una tra le personalità più interessanti del panorama pugliese, (e non solo viste le avventure che gli si profilano all'orizzonte, di cui tacciamo per scaramanzia), giunta direttamente nella terra di Noci sensibile alla Poesia e ai suoi differenti volti. Assieme a Massimiliano, Claudia Ingrosso solerte tecnica del suono-video-spazio a tutto tondo, che ha potuto constatare, con tutti noi, di quanto possa essere buona "a focazz de patane" alle 13.00 passate, nel centro storico, dopo che anche l'interiorità è nutrita e salda di suo.

2009_01_03_futurismo_8I presupposti essendoci tutti, hanno svelato durante la serata un silenzioso ascolto dei presenti, travolti dallo "Psycho-reading" atto ad incatenare liberamente cuore e corporeità, senza trattenere nessuno, sprigionando a livello epidermico una percezione galleggiante tra l'assurdo ed il surreale. Un salto: nella meccanica dei sensi, nelle parole visive proiettate sul soffitto, nelle parole dette di Massimiliano, nella orizzontalità dei corpi adagiati e coccolati dall'istallazione rosso sangue circolare, essi stessi opera d'arte umana e respirante. Una metafora della poesia nella poesia dal cuore umano e pertanto ancora più reale e vicina. Un'esperienza di quelle che non abituano, ma fanno venire sete, e lasciano arsura di conoscenza, volontà di non destarsi alla realtà, nemmeno quando il poeta Manieri ha ringraziato e congedato tutti. Nemmeno allora.

2009_01_03_futurismo_7"Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia", questo, il punto due del manifesto futurista dice. E credo che la serata del 21 marzo, presso il Palazzo della Corte, patrocinata dall'Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Biblioteca comunale "Mons. Amatulli" - Archivio della poesia pugliese, diretta con profondo spirito avanguardista da Antonio Natile vi abbia tenuto fede. La stessa fede che fa di un poeta un visionario, ovvero un uomo che sa vedere oltre. Ed oltre c'è sempre la "verità", celebrata nel primo dì di primavera, dall'Unesco a livello mondiale.

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