Il sogno di danzare in America: l’intervista alla ballerina Sara Scialpi

08 14 sara scialpi intervista borse di studio WDM19 1 copyNOCI (Bari) - Sara Scialpi è il talento della porta accanto con l’innata dote di essere una ballerina eccezionale. La sua tecnica, la bellezza del suo portamento, la musicalità, si possono ammirare quando entra in scena, captando ed appassionando lo sguardo di tutti gli spettatori, incantati. La sua è una carriera in ascesa, che sin da bambina sotto l’attento sguardo della maestra Valentina Liuzzi della scuola di danza Odile a Noci, è stata costruita con cura ed ora punta sempre più alto, al di là dell’Oceano. A lei abbiamo rivolto la nostra intervista per parlarci di quelli che sono i suoi progetti futuri.

Sara, raccontaci un po’ di te. Quali esperienze importanti ti ha fatto vivere la tua passione per la danza fino ad ora.

È dal caso che è nata la mia più grande passione: la Danza. Ho iniziato questo mio percorso all’età di 5 anni, considerandolo un’attività di svago. Questa passione è cresciuta in me sempre di più, fin quando esattamente 3 anni fa dopo aver fatto un’audizione, sono entrata nell’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Da questo momento la mia vita ha avuto una svolta, portandomi a vivere nuove esperienze e ad accettare le vittorie e le sconfitte, perché non sempre va tutto bene c’è sempre qualcosa che può intralciare il percorso, io ad esempio sono sempre stata molto penalizzata perché non rientro nelle altezze stabilite, ma dimostrando la mia passione e l’impegno che ci metto nel fare ciò che è la cosa più importante per me sono riuscita a trovare la mia strada.
08 14 sara scialpi intervista borse di studio WDM19 1All’ appena concluso WDM 2019 hai conquistato due importanti borse di studio, di cosa si tratta? Per quanto tempo sarai lontano da casa? E dove ti porteranno?

Il WDM 2019 è stata un’altra esperienza molto costruttiva che mi ha dato la possibilità di vincere una borsa di studio per la Steps di Broadway. Questa borsa di studio mi permette di espandere i miei orrizzonti, consiste in 2 settimane di prova e se la mia idoneità sarà riconfermata, avrò la possibilità di frequentare due anni alla Steps. La lontananza l’ho sempre affrontata abbastanza bene perché ho trovato sempre gente che mi ha ben accolto e sono sicura che anche andando dall’altra parte del mondo sarà così.

Qual è il “mostro sacro” della danza, a cui ti ispiri?

La persona che è sempre stata per me d’ispirazione è la mia insegnante di danza , Valentina Liuzzi, perché è sempre stata lei che sin dall’inizio mi ha seguita nel mio percorso e mi ha dato la possibilità di aprire i miei orizzonti, mi ha preparata e mi ha aiutata ad affrontare le miei sconfitte ripetendomi sempre “non importa se è andata male, la prossima volta faremo meglio” e ogni volta queste parole mi fanno essere più forte. Quindi se qualcuno dovesse chiedermi qual’è per me il mio mostro sacro la mia risposta sarà sempre: la maestra Valentina.

Oltre la tua carriera vorremmo concentrarci sull’aspetto personale. Ad una ballerina che così giovane deve allontanarsi da casa per molto tempo, cosa le manca di più? Cosa comporta costruire nuovi rapporti? Confrontarsi con nuove culture?
Ciò che mi manca di più quando mi allontano da casa è la mia famiglia. Perché sono loro che mi sostengono in ogni situazione, credo anche di essere stata molto fortunata ad avere dei genitori così perché credono in me e mi hanno lasciata intraprendere questo lungo percorso da un’età così giovane. Per fortuna però grazie alla tecnologia è sempre più facile sentirsi vicini nonostante le lunghe distanze. Ciò che mi è sempre preoccupato di allontanarmi da casa era di rimanere sola, ma per fortuna ho sempre conosciuto ragazzi, anche di diverse culture, che mi hanno accolta e che io ho dovuto accogliere nella mia vita perché loro sono poi diventati la mia famiglia. Eravamo ragazzi di una fasce d’età molto vasta ma tutti nella stessa situazione: lontani da casa. Queste esperienze mi hanno fatta crescere moltissimo e sono soddisfatta del mio percorso fino ad ora.

Immagina di doverti rivolgere ad un gruppo di piccole danzatrici. Cosa racconteresti loro su cosa può insegnare la danza e che valore aggiunge alla vita di chi la pratica.
Se mi trovassi difronte ad un gruppo di piccole ballerine direi loro di seguire sempre il loro sogno e di non arrendersi mai, perché solo con passione,sacrificio, impegno e disciplina si possono raggiungere i propri obiettivi.

Prima di augurarti un grande in bocca al lupo per la tua nuova esperienza, vorremmo sapere qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno è quello di diventare una ballerina solista in America, ancora non so bene dove vorrei fare le audizioni perché vorrei terminare i miei studi scolastici, ma sicuramente vorrei ballare in grandi teatri.

Arte

© RIPRODUZIONE RISERVATA