Potere alle erbe selvatiche: si chiude la mostra “I giorni della fotografia”

10 30 finissage i giorni della fotografia convegno 1NOCI (Bari) – Si è conclusa sabato 26 ottobre la mostra “I giorni della fotografia” inaugurata il 28 settembre scorso, promossa dall’associazione ARTIEMIELE e dedicata alle Arti.

In occasione del finissage, sabato 26 ottobre presso i Laboratori GLAN si è tenuta la conferenza “Potere delle erbe selvatiche” tenuta da Francesca Ceci, titolare dell' azienda di cosmesi Potentilla.

Ai presenti la relatrice Ceci ha spiegato l’importanza delle erbe selvatiche che è possibile, con occhio attento ed esperto, trovare nei sottoboschi o nei campi della nostra terra.
Altrettanto fondamentale è stato ascoltare le sue parole circa i benefici, che molto spesso ricerchiamo in prodotti di sintesi chimica e farmaceutica, trovarli nei composti naturali, dando vita così a creme e olii dalle essenze autentiche.
10 30 finissage i giorni della fotografia convegno 2Nella rassegna delle piante, che la relatrice ha illustrato, particolare attenzione è stata data alla Rosa Canina che stimola l’attivazione delle difese immunitarie ed il cui uso è reso possibile tramite la creazione della tintura madre. Il procedimento infatti prevede che la bacca (droga) venga pestata e macerata per ventuno giorni al buio, in agitazione, in una soluzione di alcool 95° e acqua distillata. Al termine è filtra e vengono somministrate 3 gocce di questa soluzione.

Anche il Cardo Mariano, pianta diffusa nell'Italia centro-meridionale, la cui droga è rappresentata dalle sommità fiorite e dai semi, è molto importante, perché in grado di avere attività epatoprotettrici. Era anticamente utilizzato per la cura dell’epatite C, ma ad oggi può essere utilizzato per curare la sofferenza epatocellulare di varia origine.

Fondamentale è stato indicare ai presenti la cura che è necessaria riservare nella raccolta delle parti interessanti della pianta. Infatti, Ceci ha sottolineato come durante la raccolta, ad esempio dell’Iberico, se vi sono cinque fiori schiusi, se ne raccoglieranno solamente tre, lasciando alla pianta anche i boccioli che garantiranno longevità e capacità riproduttiva. Mentre la natura regala sorprese, al contempo esige  rispetto delle tempistiche di raccolta; non a caso, tutti i botanici o esperti in materia devono conoscere quello che viene comunemente definito come “tempo balsamico” che ad esempio per il Biancospino, potente calmante cardiaco e neurologico, si riversa la primavera.

 

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