Il pittore nocese Stefano Turi in mostra a Stoccolma

stefano turiNOCI (Bari) - Il percorso artistico del pittore nocese Stefano Turi, dopo Parigi, Spagna e Italia approda in quel di Stoccolma, dove 11 tele dell'artista sono state esposte dal 27 luglio al 28 agosto presso la Galleria Overkikaren, in collaborazione con la galleria barese Formaquattro. Dagli inizi giovanili negli anni '60 all'influenza parigina, passando dai premi e le menzioni d'onore e arrivando alle personali e collettive fino al 2006: nel 2013 Stefano Turi rompe il "digiuno" e riporta alla luce la sua arte, aprendo spiragli oltreconfine.

Insieme a Stefano Turi, altri 6 artisti locali hanno avuto l'onore di essere selezionati dalla galleria di Stoccolma per la collettiva in collaborazione con Formaquattro: il nocese ha potuto esporre ben 11 tele presso la galleria svedese, miniature di paesaggi di Puglia e Basilicata e scorci di Venezia, scenari immaginari che si stagliano su cieli cupi o luminosi, permettendo al pittore la sperimentazione della materia.

"Mi definisco 'muratore della materia': più di tutto mi interessa dare corposità al dipinto, oltre che lavorare con i colori. Gratto la materia, la 'tiro' fino a tirar fuori altri colori. Un quadro più di tutti ha segnato il mio percorso artistico, "I tetti" di De Steal esposti nel centro d'arte parigino di Pompidou, una tela di 2x1.5 m con il paesaggio in basso, i tetti appunto e un cielo denso di materia pittorica". Oltre a De Steal, gli scaffali del laboratorio di Turi ospitano libri fotografici delle opere di Pizarro e Cezanne: un sottofondo di musica francese accompagna l'ospite nell'angolo dell'artista, tra le tele e l'odore dei colori ad olio.

dipinto stefano turiLe 11 tele della collettiva di Stoccolma riportano al mondo delle mostre l'artista nocese, di adozione parigina: il primo quadro, dipinto a 15 anni, è il primo passo nel mondo dei colori, perpetuato nella bottega di un altro artista locale, Mimmo Fiorelli e plasmato dai corsi serali del soggiorno parigino, a Montparnasse. Da lì 26 esposizioni, 27 con quella di Stoccolma, comprese quelle parigine e quella spagnola  a San Roque nel 2004: nel 1980 la menzione d'onore al Salon des Artistes Francais a Parigi. La firma "Stefano Turi" arriva anche nelle gallerie di New York e in una francese di Chicago, senza dimenticare il più "vicino" Grande Mercato dell'arte contemporanea a Parigi. Nella città dell'amore, seconda patria dell'artista, la mostra Galerie Les Recreauters nel 2006 chiudeva temporaneamente il ciclo espositivo di Turi, ripreso ora grazie a Formaquattro, galleria barese che raccoglie le tele del nocese e che ha portato i suoi paesaggi nell'Overkikaren svedese.

"Una bella esperienza quella di Stoccolma, potrebbe esserci un seguito: un'esposizione all'estero di questo tipo potrebbe aprire altri spiragli artistici". A 67 anni l'amore per la materia artistica non tramonta nell'artista nocese, che ogni giorno si rifugia nel suo angolo dei colori, dipingendo paesaggi e finestre sul mondo che i suoi quadri riescono a raggiungere.

 

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