"La bocca del lupo", un esempio per presentare il laboratorio di restauro pellicole

12-23AssociazioneFrammentiNOCI (Bari) - La neonata Associazione "Frammenti" dà il via alla propria rassegna di cinematografia amatoriale. Dopo aver vinto il bando Principi Attivi per il progetto Oggetti Smarriti, che conta di raccogliere in tutta la Regione Puglia il maggior numero di repertori cinematografici smarriti, la suddetta associazione ha allestito proprio a Noci il primo Laboratorio di digitalizzazione e restauro conservativo, ossia di quei cosiddetti "filmini" famigliari che oggi sono stati accantonati e che costituiscono invece un enorme patrimonio storico-culturale. 

A partire da giovedì 21 dicembre, grandi capolavori son stati presentati al pubblico. Dopo aver raccolto infatti oltre ottanta ore di pellicole, l'associazione Frammenti ha cominciato a mostrane alcuni grandi esempi, a livello nazionale, di pellicole già digitalizzate. Con il lavoro di alcuni artisti, vecchie pellicole già archiviate son state riutilizzate per farne dell'altro. L'incontro del 21 dicembre è toccato all'opera di Pietro Marcello, un giovane artista che, grazie al lungometraggio intitolato "La bocca del lupo", è riuscito ad ottenere maggiore visibilità e a mostrare il suo lavoro. La prima proiezione prevista per la rassegna intitolata Analogie#1, raccontava la storia di Enzo e Mary: una storia che Marcello è stato in grado di recuperare e documentare dopo aver ricevuto i contatti dall'ordine Francescano di Genova.

La storia di Enzo e Mary è particolare. Si tratta di una coppia il cui passato burrascoso, e legato alle sbarre di un carcere, non ha fatto altro se non avvicinarli. La loro è una storia ambientata a Genova; una Genova che però si incrocia perfettamente con la Genova antica raccontata in alcune vecchie pellicole e che Marcello è stato perfettamente in grado di recuperare. Ecco, l'intento dei membri dell'Associazione Frammenti è proprio questa: fare in modo che si venga creare un'opera a metà fra documentario legato alla realtà e film di finzione attraverso l'uso del materiale d'archivio. "La bocca del lupo" è stato il primo esempio di quello che potrebbe risultare dal loro stesso lavoro. Così come Marcello ha legato il suo documentario di Enzo e Mary a un'antica opera già esistente e che riportava la Genova emarginata, allo stesso modo anche in Puglia può esser portato avanti il medesimo lavoro.

Il primo passo è quello di raccogliere il maggior numero di pellicole possibili: 8 mm e Super8. Tutte le famiglie possono tranquillamente rivolgersi a tale associazione, che fa capo anche a Bari, per il recupero delle proprie pellicole, contribuendo così ad una buona opera di archiviazione storica. Il laboratorio presto sarà in grado anche di recuperare le pellicole da 16 mm e andare avanti col proprio lavoro. L'opera di recupero del materiale storico è geniale. L'attenzione rivolta alla cultura cinematografica parte da Noci e i finanziamenti regionali ne sottolineano il valore. L'invito è quello di cercare nei propri archivi famigliari qualsiasi pellicola che si crede possa contribuire a quest'opera di recupero. Come già riportato, per contattare l'associazione, è possibile chiamare allo 0805348638 (sede operativa Bari) oppure 3277851719 (Annalisa Colucci). Altrimenti è possibile un contatto diretto il martedì e il mercoledì, dalle 18.00 alle 20.00, presso il laboratorio urbano G-Lan di Noci, in Via Repubblica 4.

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