Una assemblea di istituto fra tradizioni, lotta alle dipendenze e futuro

03 29 Assemblea di istitutoNOCI (BARI) –  Il 27 marzo gli alunni del Liceo Delle Scienze Umane di Noci, fuori dai loro banchi, con i libri lasciati a casa per un giorno, hanno avuto la possibilità di incontrare, e scontrarsi, con realtà diverse, a volte purtroppo troppo lontane.

L’Istituto L. Da Vinci – G. Galilei ha dedicato la giornata di assemblea, mensilmente prevista dai regolamenti, ad attività tra loro molto differenti ma al contempo altamente interessanti. Futuro diviene la parola d’ordine. Ai giovani adolescenti, in fondo, è questo ciò che più importa. Persi nella terra di nessuno, cercano di costruire la loro identità, di marcare i contorni della propria strada, con paura e ambizione. Ma non c’è domani senza ieri e sembra ricordare questo il Gruppo Folk La Murgia Don Vito Palattella che presenta agli alunni il continente inesplorato della musica folk. Il gruppo nato e attivo da cinquant’anni entra nel liceo nocese con l’intento nobile e generoso di cercare nuovi adepti, di accrescere il team con menti e talenti giovani e pronti a portare avanti l’antica tradizione. Eppure, è evidente, che il mondo della musica folk, i balli e i canti popolari, i costumi tipici che il gruppo non ha esitato a presentare, appaiono assai lontani dagli interessi delle nuove generazioni. Nonostante questo apparente ostacolo, Onofrio Ritella, Peppino Netti, Vincenzo Palattella, Giancarlo Saponari, il maestro di canto Davide Notarnicola e Filomena Vasca, in arte TarantaFil, hanno catturato l’attenzione degli studenti, con il racconto di aneddoti, la visione di video sulle danze tipiche e soprattutto con un’esibizione live, con chitarra e fisarmonica, di una serenata in dialetto. L’aula che accoglie il gruppo si riempie di un profumo di felicità, assai diverso dal profumo che i giovani di oggi conoscono. Quello dell’alcol, del tabacco, della droga, il cui odore in realtà è un puzzo, il puzzo della debolezza di chi non ha abbastanza fantasia ed abbastanza forza per apprezzare la bellezza della propria vita. Per queste ragioni, gli studenti delle classi prime, seconde e terze, hanno realizzato, come piccoli registi alle prime armi, cortometraggi in cui la denuncia contro le dipendenze che attanagliano la loro generazione è resa con immagini forti e crude, con la musica che comunica dolore e speranza, con parole che tacitamente sembrano chiedere aiuto. “Open your eyes” è il titolo del filmato decretato vincitore dalla giuria di docenti e alunni e per caso o arte, “apri i tuoi occhi” è l’invito che rivolge il consulente del lavoro Gianni di Tano alle classi quinte nell’incontro tenutosi nell’ultima ora della giornata. L’esperto resta spiacevolmente meravigliato dalla mancanza di informazione dei maturandi nocesi, che ignorano le regolamentazioni  in materia di lavoro, le procedure che consentiranno loro, in un domani ormai vicino, di essere appetibili sul mercato, i siti web e i posti fisici capaci di offrire occasioni lavorative. Dopo aver chiarito dubbi, offerto spiegazioni, risposto alle domande dei futuri lavoratori, Gianni Di Tano suggerisce, come garanzia di successo, di essere continuamente informati e augura che ognuno possa fare la sua scelta universitaria e/o lavorativa seguendo, prima ancora che l’obiettivo del profitto, le pascoliane ragioni del cuore. Gli studenti del Liceo delle Scienze Umane, senza né penne né quaderni, hanno potuto imparare una grande lezione, ovvero che ciascuno dispone del proprio futuro ed il segreto per vincere è uno solo: aprire gli occhi, per non subire mai il fascino di strade apparentemente comode e di agire, invece, con consapevolezza, dignità, speranza e ambizione. Si ringrazia la Preside Rosa Roberto.

Giada Intini

V A, Liceo delle Scienze Umane

Educazione

© RIPRODUZIONE RISERVATA