"Ero forestiero e mi avete ospitato", l'immigrazione raccontata dalla dott.ssa Martiradonna

06 18 Incontro SPRAR 2Noci (Bari) –  La conferenza della dottoressa Angela Martiradonna ha aperto ufficialmente la serie di attività di sensibilizzazione dal titolo “Ero forestiero e mi avete ospitato” organizzate dalla zona pastorale di Noci in collaborazione con il progetto SPRAR “La nuova dimora” , il centro di ascolto cittadino, la Caritas e l’Arci. Giovedì scorso 16 giugno a partire dalle ore 19 la sala convegni di via Pio XII ha ospitato il primo dei due incontri organizzati con tema l’accoglienza degli immigrati.

Ad introdurre e mediare la serata l’arciprete nocese don Peppino Cito che ha tenuto a precisare quanto questi eventi possano essere importanti per addentrarsi nel tema dell’immigrazione. Subito dopo spazio alla proiezione del cortometraggio realizzato da una classe dell’Istituto “Da Vinci” di Noci intitolato “People are People”. Il corto, basandosi appunto sul tema dell’immigrazione, si sofferma su alcune interviste realizzate con persone di diverse nazionalità e sul loro parere riguardo l’integrazione e l’immigrazione.

06 18 Incontro SPRAR 1A prendere poi la parola è stata Angela Martiradonna, educatrice ed autrice del libro “Frontiere e confini. Questioni aperte sull’immigrazione in Italia e in Puglia”. In base alla propria esperienza la Martiradonna ha lanciato una serie di spunti riflessivi al numeroso pubblico presente: “Quando sentiamo parlare di immigrazione e cifre, quelle cifre vengono percepite come una minaccia. Ma in realtà non abbiamo punti di riferimento per interpretare quelle cifre. La paura scatta quando sentiamo sotto minaccia i nostri averi perché a noi fanno paura gli immigrati poveri. Pensiamo che garantire un diritto come ad esempio quello allo studio o alla salute ad un immigrato equivalga a toglierlo ad un’altra persona” .

E ancora: “Si vuole comunicare paura, emergenza, ma in realtà non è così. Il sistema sociale, economico e culturale italiano sarebbe al collasso senza immigrati. Perché queste persone si sono inserite in contesti abbandonati dagli italiani come ad esempio l’agricoltura o l’edilizia. L’invito che io faccio è quello di capire! Il sentito dire crea dei danni gravissimi”. L’intervento della Martiradonna è uno di quelli forti, che lasciano il segno, così come dichiara in chiusura don Peppino: “Personalmente penso che questo sia stato un intervento destabilizzante”. Prima di degustare il buffet multietnico alcuni presenti hanno rivolto domande o espresso punti di vista emersi dopo la conferenza.

Il prossimo appuntamento è in programma mercoledì 22 giugno alle ore 20:00 in Piazza Plebiscito per la proiezione del lungometraggio “Leviteaccanto” con intervento del regista Luciano Toriello.

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