“Il treno della memoria” e “Il tempo che resta”: due iniziative… per non dimenticare

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NOCI (Bari) – Una splendida intuizione per incoraggiare l’uomo a fare meglio, nel tempo che resta, alla luce degli anni trascorsi. Il prossimo 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, Noci tornerà a commemorare le vittime dell’Olocausto vivendo due intense iniziative. Il 26 e il 27 gennaio 2017, nel chiostro di San Domenico, il “Treno della Memoria” e “Il tempo che resta”, rispettivamente arrivate alla 14° (a livello nazionale) e 2° edizione (a livello locale), coinvolgeranno diverse realtà nocesi e saranno aperte alla cittadinanza.  Entrambe le iniziative, presentate in conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Noci lo scorso mercoledì 17 gennaio, avranno il comune obiettivo di condurre il pubblico alla riscoperta dei luoghi e delle storie di coloro che hanno vissuto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

01 19iltrenodellamemoriaIl treno della Memoria - L’Amministrazione comunale ha aderito quest’anno alla 14^ edizione del “Treno della Memoria”, permettendo così a 4 studenti frequentanti l’IIS “Da Vinci-Galilei” e l’IIS “Agherbino”di Noci di partecipare a questa esperienza altamente formativa. Simone Perrini, Sonia Hannachi, Vania Pizzarelli e Gianluca Tria (foto a lato) sono i nomi dei quattro studenti che, grazie al finanziamento del Comune di Noci, partiranno alla volta di Budapest e Cracovia per vivere con i propri occhi i luoghi della memoria. Il Treno della Memoria è difatti un percorso educativo e culturale che ha l’obiettivo di ragionare su una vera risposta sociale e civile da dare alle guerre e ai conflitti attraverso l’educazione alla cittadinanza attiva e la costruzione di un comune sentirsi cittadini europei. Un viaggio, che sarà poi rendicontato alla cittadinanza nocese, pubblicamente e in segno di testimonianza.

01 19iltempocherestaconferenzastampaIl tempo che resta. Storie di ieri, visioni di domani – Per il secondo anno consecutivo l’associazione culturale Luminares organizzerà “Il tempo che resta. Storie di ieri, visioni di domani”. L’iniziativa coniuga visioni e suggestioni attraverso la sonorizzazione-rielaborazione delle immagini fotografiche e il racconto di quei giorni, dei luoghi, dei protagonisti. Il lavoro fotografico è il punto di partenza di un viaggio nella memoria, che si concretizza in una performance artistica fatta di interazioni fra immagini, suoni e parole, dal forte impatto emotivo. Un’occasione di riflessione e di incontro con la storia, con la natura senza precedenti della Shoah e delle sue implicazioni. Nella giornata del 26 gennaio, sono stati organizzati alcuni momenti di riflessione e intrattenimento presso gli Istituti comprensivi “Angiulli-De Bellis” di Castellana Grotte, “Gallo-Positano” e “Pascoli-Cappuccini” di Noci. Per il 27 gennaio, invece, è stata scelta una location non casuale: si tratta della Casa Rossa di Alberobello. Utilizzata inizialmente come scuola, nel corso della storia è stata campo di prigionia e detenzione: le sua mura hanno accolto ebrei deportati, italiani politicamente pericolosi, jugoslavi anti-italiani, ex fascisti, soldati imputati di gravi fatti di sangue, profughi di varie nazionalità. Il campo venne chiuso definitivamente nel 1949.

All’interno di questo spazio, il lavoro fotografico di Clara Putignano e Arianna Ancona, nasce dalla ricerca su uno specifico momento della storia del campo, iniziato in una nevosa notte del 13 gennaio del 1947 alle ore 0:40. Scortate da 60 carabinieri, giunsero nella sperduta stazione di Alberobello 100 donne: slave, greche, albanesi e francesi sorprese dalla guerra nazifascista, e alcune donne tedesche e austriache sorprese dalla guerra di liberazione. Donne detenute per le accuse più diverse e considerate tra le più pericolose, donne indesiderabili: “le segnorine”. Le testimonianze e i documenti ritrovati raccontano, al contrario, storie tristi di abbandono, prostituzione e di amori perduti, qui evocate attraverso giochi di luci ed ombre proiettate dai pertugi nei muri, dalle finestre. Fasci di luce attraversano le stanze vuote come fantasmi che si aggirano fra le mura possenti della Casa Rossa. Previste incursioni sonore a cura di Vito Maria Laforgia (viola da gamba), visual a cura di Ape 5 e le voci recitanti di Fulvio Falzarano e Dora intini.

Programma

venerdi 26 gennaio – ore 18.00

Progetti degli alunni degli Istituti Comprensivi

Pascoli/Cappuccini - Noci
“Il rifugio segreto”
(a cura delle classi quinte sezz. C e D dell'Istituto Pascoli)
“I bambini della Shoa”
(a cura della classe seconda sez. C)
“Le donne che si sono distinte durante la seconda guerra mondiale”
(a cura della classe terza sez. D della scuola Media Pascoli)

Angiulli/De Bellis – Castellana Grotte
Storytelling e installazione artistica sul tema della migrazione
(a cura della classe terza sez. F e dei proff. P. Lippolis – S. Notarangelo – M. Parente)

Gallo/Positano – Noci
Esecuzione di alcuni brani musicali e lettura di riflessioni sul tema della memoria
(a cura delle classi di terza media dell’Istituto Gallo e delle docenti di Lettere e Musica)

sabato 27 gennaio – ore 20.00
Giornata della Memoria

LA CASA ROSSA
Le Segnorine

Performance multimediale
Fulvio Falzarano – voce recitante
Vito Maria Laforgia – viola da gamba
Clara Putignano – fotografie
Ape5 – visual
Interverrà Dora Intini – voce recitante

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Mostra fotografica – La Casa Rossa
Clara Putignano
Arianna Ancona

 

Educazione

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