"Liturgie dal bosco": un viaggio tra spiritualità e condivisione

08 25 Liturgie del bosco tra storia e religione 1NOCI (Bari) – Una lunga passeggiata nel bosco, un fuoco da bivacco e tanta gioia condivisa. Si è svolto il 23 agosto “Liturgie dal bosco”, l’evento ideato dall’associazione giovanile Young e che ha visto il coinvolgimento di tante realtà presenti sul territorio come il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Gioia del Colle.  (foto aps YOUNG)

L’incontro, inizialmente previsto per le 18, causa maltempo è stato rinviato di alcune ore per dare il via definitivo alla passeggiata naturalistica tra le alture di Barsento. Capitanati dal direttore artistico dell’evento, Antonio Natile e accompagnati dall’immensa luce emanata dalla luna, il gruppo di aderenti all’iniziativa si è addentrato in quello che storicamente rappresentava il polo abitativo e rurale della popolazione nocese. 

08 25 Liturgie dal bosco tra storia e relgione 02Nei pressi della Grotta del sapone, Natile e Mario Gabriele hanno letto alcuni brevi brani della tradizione religiosa e culturale nocese. Lo stesso direttore artistico prima di addentrarsi in questo viaggio letterario ha voluto ringraziare i cittadini che hanno aderito all’iniziativa, le associazioni promotrici ed ha fortemente rimarcato l’intento dell’evento, ovvero quello di vivere per una notte “il Bosco” visto come luogo evocativo, per la sua capacità d’essere verticale cioè di saper legare l’uomo a Dio e per il suo ruolo abitativo, perché quei luoghi hanno anticamente rappresentato l’habitat e l’economia dei nostri antenati, come d’altronde alcuni resti presenti nel sentiero dimostrano.

I brani letti da Natile hanno rimarcato fortemente l’iconografia di San Pietro, che nella tradizione popolare è raccontato in maniera ironica, tra questi: La benedizione delle pietre, passi dalla Bibbia contadina e infine la leggenda delle civette. Gabriele, invece, ha letto alcuni passi del “Cantico dei Canti” e del “Qoelet” entrambi testi contenuti nella Bibbia e sul Dio del bosco, Fauno, al quale, la storia attribuisce la facoltà di poter ingravidare le bestie del bosco.
Il gruppo si è poi raccolto attorno al fuoco da bivacco, creato per condividere altre storie e riflessioni, ma anche tanta musica e cibo. Così si sono avvicendati i suoni delle chitarre, i racconti popolari di Felice, le letture del Corano e ancora riflessioni sull’accoglienza e sull’ospitalità.
L’evento si è concluso all’indomani per coloro che hanno deciso di trascorrere la notte in tenda aspettando l’alba del nuovo giorno, ancora tra tanta condivisione e spiritualità. 

 

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