Il flash mob del Liceo Da Vinci per la giornata contro la violenza sulle donne

02-17-flash-mobNOCI (Bari) - Anche il Liceo Da Vinci ha risposto alla chiamata dell'attivista Eve Ensler per "One Billion Rising" ("Un miliardo per la rinascita"), iniziativa di portata mondiale per rompere la catena delle violenze sottaciute e  passivamente accettate da parte delle donne. Nella 15a giornata contro la violenza sulle donne, nel giorno di San Valentino, uomini e donne di tutto il mondo hanno ballato in ogni parte del mondo per la rinascita delle vittime e la conseguente sconfitta della violenza e dei soprusi: i ragazzi del liceo nocese c'erano e alla grande.

L'iniziativa "One Billion Rising" di cui ragazzi e ragazze del liceo "L.Da Vinci" si son fatti promotori, nasce dall'idea di Eve Ensler, autrice dei "Monologhi della vagina", per un flash mob (iniziativa flash, solitamente di denuncia, ndr) che puntasse a raggiungere il miliardo di persone partecipanti nel mondo, contro la violenza sulle donne: la coreografa Debbie Allen ha montato un ballo semplice e accessibile a tutti e la rete ha spinto l'iniziativa in ogni angolo del mondo. Così, lo scorso 14 febbraio, giorno di San Valentino, ma anche 15esimo V-Day, giornata contro la violenza sulle donne, uomini e donne di ogni colore, nazione e credo religioso (anche Luciana Littizzetto sul palco dell'Ariston, per chi avesse visto Sanremo) hanno ballato sulle note di "Break the chain" ("Spezza la catena") per rappresentare la vittoria sulle violenze e la rinascita della donna, priva delle catene dell'uomo che non la rispetta e quindi non la ama.

Il Comitato Studentesco dell'istituto nocese, capeggiato dal rappresentante d'istituto Roberto Marraffa, è venuto a conoscenza della lodevole iniziativa solo 3 giorni prima del 14 febbraio, ma la possibilità di prender parte ad un grido di protesta così forte e carico di energia positiva come quello di "One Billion Rising" non ha fermato i liceali nocesi dinanzi alle difficoltà temporali di preparazione del flash mob. La sensibilizzazione al tema, inoltre, c'era già stata pochi giorni prima con un'assemblea dedicata, legata all' argomento "sicurezza" (in questo caso delle donne) scelto dall'istituto come filo conduttore delle assemble dell'anno scolastico corrente, come sottolinea il professor Morea. Così, sfruttando le ore di ed.fisica, tutte le classi del liceo comprendente l'indirizzo scientifico e delle scienze umane hanno imparato i semplici passi della coreografia della Allen per metterli in pratica alle 11.30 circa del 14 febbraio nell'istituto, in particolare il liceo Scientifico intendeva sfruttare le gradinate adiacenti l'entrata, così da coinvolgere anche i passanti nella loro iniziativa.

La pioggia non è stata, però, preziosa alleata e i ragazzi si son dovuti accontentare dei corridoi della loro scuola per poter ballare insieme e gridare contro la violenza: non solo ragazze, ma anche ragazzi, divertiti e guidati dalle loro compagne in questo flash mob simbolico. Donne e uomini, rispettivamente vittime e carnefici nei numerosi episodi di violenza di cui ogni giorno ci giunge notizia. Il flash mob non ha escluso la categoria maschile, permettendo così agli uomini di prender parte alla denuncia dei loro peggiori rappresentanti, prendendone così le distanze.

A sottolinearlo è lo stesso rappresentante d'istituto Roberto Marraffa, intervenuto nella piccola conferenza stampa tenutasi nell'aula professori del Liceo Scientifico dopo il flash mob "Oggi è San Valentino, festa dell'amore tra coppie e non è un caso: con questa iniziativa contro la violenza sulle donne, rivolta a uomini e donne, a vincere è l'amore vero, quello carico di rispetto reciproco, quindi quello non violento". La preside Rosa Roberto sottolinea la volontà dei suoi studenti nel prender parte all'iniziativa e la considerazione incontrastata e costante dei loro desideri più validi e lodevoli " I ragazzi da noi sono protagonisti, come lo sono le singole rappresentanze di tutto il liceo: ogni proposta è discussa democraticamente e condivisa da tutti, come quella di questo flash mob". Un senso di forte orgoglio traspare anche dagli occhi della docente Giulia Loperfido, fiera della riuscita dell'iniziativa dei suoi ragazzi, nonostante le difficoltà logistiche e temporali, "Vorremmo riproporre il flash mob alle 18.30 stasera, in piazza Garibaldi, coinvolgendo magari più persone". E così sarà, sotto nuvoloni minacciosi, ma che nulla hanno potuto sulla gioia di esprimere una protesta in danza e musica esternata da questi ragazzi, sperando che coloro che giovedì  hanno detto "no" alla violenza e sì alle donne che dicono "basta", non abbiano lasciato galleggiare in superficie il messaggio, ma l'abbiano fatto loro, nel profondo dei loro cuori e nelle radici della loro intima umanità.

 

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