La cucina nocese premiata da Slow Food

mangiabevi-premiazione_slow_foodTORINO - All'insegna del binomio cibo +/- territori, si è svolta, fra le molte conferenze tenutesi nell'ambito del Salone Internazionale del Gusto 2010, anche la presentazione di Osterie d'Italia 2011 – Sussidiario del mangiarbere all'italiana, il successo editoriale più significativo di Slow Food giunto ormai alla sua undicesima edizione.

 

mangiabevi-sfood_e_fatalinoLa "Chiocciola"di Slow Food, «il riconoscimento più importante, assegnato alle osterie che ci piacciono in modo speciale per l'ambiente, la cucina, l'accoglienza», come spiega la curatrice Paola Gho, quest'anno è stata assegnata a 226 locali. La Puglia si è ben distinta con 11 osterie che dunque interpretano fedelmente le tradizione culinarie locali e costituiscono al contempo un piacevole luogo di accoglienza e convivialità. Ancora una volta, il ristorante "L'Antica Locanda" di Noci ha ottenuto l'ambito riconoscimento della Chiocciola, che lo chef Pasquale Fatalino (in foto) ha potuto ritirare insieme ad un ulteriore premio, assegnatogli dall'azienda Verallia, - gruppo San Gobain, presente al Salone in qualità di partner della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus e sostenitore dei Presìdi Slow Food – per "l'uso di materie prime esclusivamente del territorio e preparazioni rispettose dalla tradizione".

La sensibilità di Pasquale Fatalino ai temi cari a Slow Food, è dimostrata anche dalla sua pluriennale adesione alle iniziative di Terra Madre, attraverso la partecipazione agli incontri biennali delle Comunità del cibo, attraverso il suo impegno a raccogliere fondi a sostegno della rete, con la proposizione del "Piatto di Terra Madre" ideato insieme alla Condotta territoriale Slow Food Alberobello e Valle d'Itria, e non ultimo entrando nel grande progetto dell'"Alleanza dei cuochi". Si tratta di una rete solidale con i produttori dei Presidi Slow Food, per la quale gli chef si impegnano a inserire nel menu i prodotti dei Presidi, privilegiando appunto quelli del proprio territorio, citando il nome del produttore e utilizzandoli nella preparazione di piatti tradizionali e conservando così la memoria di antiche ricette.

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