Il cibo del corpo, e quello della mente

09-04-locandina_festiva_dei_sensiCISTERNINO (Brindisi) - "Frequentare cose sane e sensate, belle e seducenti per riprendere i sensi, lontano dall'anestetico inquinamento che il rumore delle informazioni ci propina ogni giorno. Antiche masserie e dimore storiche della Valle d'Itria eccezionalmente aperte al pubblico: luoghi privilegiati dove ascoltare per tre giorni riflessioni originali legate al mondo dei sensi.

Lezioni a tema tenute da prestigiosi studiosi italiani e stranieri, conferenze itineranti, gite a lenta velocità, esposizioni tattili, biodiversità, re-design delle tradizioni, cibi buoni e occasioni per godere della sensualità della Puglia vista con occhi nuovi". Seguendo questa riflessione scritta sulla pagina di apertura della brochure di presentazione si è svolto dal 26 al 28 agosto scorso la terza edizione del Festival dei Sensi, kermesse culturale che quest'anno si è fregiata della Medaglia del Presidente della Repubblica. Tra le masserie e i centri storici di Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, si sono susseguiti momenti dibattimentali su diversi temi accompagnati da altrettanti momenti gastronomici con i prodotti tipici delle terre di Apulia.

09-04-masseria_montereale_cisterninoNella serata conclusiva del 28 agosto interessante è stato seguire "di mestiere faccio il paesologo", intervista di Franco Farinelli a Franco Arminio, poeta e scrittore conosciuto anche a Noci. Nella bella Masseria Montereale, in agro di Cisternino (in foto), il tema dibattimentale vergeva sul ruolo dei piccoli borghi del mezzogiorno d'Italia nella globalità dei luoghi antropocizzati del mondo. Insomma si discuteva dell'esistenza o meno del cosiddetto "villaggio globale". Il video intervento del prof. Franco Cassano, sociologo dei processi culturali all'Università A. Moro di Bari, ha suscitato molto interesse nei presenti in quanto il monologo del professore ha descritto il tema da diverse angolature e con diverse sfaccettature ha cercato di trovare soluzioni che possono considerarsi comuni.

Il discorso capita al momento giusto. Ovvero mentre al parlamento italiano si discute del taglio dei fondi agli enti locali, e il clissamento dei comuni che non arrivano a 1000 abitanti, adducendo all'accorpamento. Il tutto inscritto nella manovra finanziaria 2011. La situazione non è da sottovalutare. Perché anche se in Puglia a fare le spese sono solo sei comuni della Daunia, in Basilicata la situazione è molto più grave. La Lucania, per la sua formazione morfologica, ha una moltitudine di paesi in cui i residenti non arrivano alla soglia dei 1000 abitanti. Però, d'altra parte non si può neanche addivenire ad un accorpamento. Tra i piccoli borghi lucani infatti vi sono formazioni montuose intervallate da vallate, oppure spesso, questi pesi sono arroccati in cima ad una montagna. È impensabile che questi comuni si uniscano. In più sempre per via della densità dei residenti potrebbe sparire anche la Provincia di Matera, inferiore alla soglia dei 300.000 abitanti.

Tutti a casa? E in quale casa se sono residente in un paese che non ha nome inserito in una provincia che non esiste? Questo tema non è stato preso in considerazione dagli insigni ospiti, ai quali va ricordato che non ci deve essere solo accademia negli incontri pubblici con la gente. In buona sostanza su questo punto sono rimasto abbastanza interdetto. Come può un personaggio del calibro di Arminio non toccare l'argomento? Come ha potuto il prof. Cassano, divenuto famoso per i suoi libri sul tema, non aver menzionato proprio il problema all'interno del suo video intervento? Ogni tanto un po' di pragmatismo servirebbe, se non altro per incominciare veramente a muovere qualcosa a livello pratico. Iniziando con la discussione di problemi reali.

Intanto la serata si è conclusa col calzone di cipolle delle comari Grazia e Tonietta, andato letteralmente a ruba divorato dai convenuti. Quando il cibo per il corpo si trasforma anche in cibo per la mente.

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